lunedì 21 aprile 2025
Ogni settimana uno spazio pensato per la riflessione personale con l'aiuto di testimoni della fede e maestri spirituali. Oggi padre David Maria Turoldo "sulle tracce della speranza"
Il volo delle mongolfiere ci spinge a guardare in alto

Il volo delle mongolfiere ci spinge a guardare in alto - ICP

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Festeggiare è fondamentale, soprattutto a Pasqua che per i cristiani rappresenta la solennità più importante dell’anno. La Risurrezione dà senso alla morte in croce e l’idea tragica che tutto finisca viene superata dalla fede nel domani, dal credere che una vita nuova ci sarà. Tuttavia, è proprio nei giorni di festa che chi sta male sente più forte il peso della sofferenza e della solitudine. Di qui l’invito a non dimenticare chi fa fatica, a stargli accanto, provando a contagiarlo di speranza, se così si può dire. E allora più delle parole conta la testimonianza. Per questo bisogna allenare il cuore così da diventare capaci di trasmettere quella che per i credenti è la consapevolezza che ci attende una gioia senza fine. È questo il grande segreto di cui parla padre David Maria Turoldo (1916-1992) nella poesia spirituale oggi al centro del nostro spazio. Perché, anche se fatichiamo a vederlo, «l’amore alla fine vincerà l’oblio, e la vita sconfiggerà la morte».

«Voi che credete
voi che sperate
correte su tutte le strade, le piazze
a svelare il grande segreto…
Andate a dire ai quattro venti
che la notte passa
che tutto ha un senso
che le guerre finiscono
che la storia ha uno sbocco
che l’amore alla fine vincerà l’oblio
e la vita sconfiggerà la morte.
Voi che l’avete intuito per grazia
continuate il cammino
spargete la vostra gioia
continuate a dire
che la speranza non ha confini».


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