
Fra Francesco Ielpo - Terrasanta.net
Cambio alla guida della Custodia di Terra Santa, che è la provincia dell’ordine dei frati minori che si occupa dei luoghi della Terra Santa e la loro gestione nel Medio Oriente. Nei giorni scorsi il ministro generale dell’Ordine francescano dei frati minori con il suo Definitorio hanno scelto padre Francesco Ielpo per quell’incarico, che nella dicitura ufficiale comprende anche quello di “Guardiano del Monte Sion”.
Ieri papa Leone XIV ha confermato tale elezione, come ha comunicato il bollettino della Sala Stampa vaticana. Padre Ielpo è nato a Lauria, in provincia di Potenza, il 18 maggio 1970, e ha 55 anni. È professo solenne dei frati minori dal 1998 e nel 2000 è stato ordinato sacerdote. Dal 2022 è presidente della Fondazione Terra Santa, delegato del Custode di Terra Santa per l’Italia e delegato generale per la ristrutturazione delle Province in Campania, Basilicata e Calabria.
In concomitanza con l’annuncio della Sala Stampa, anche il ministro generale padre Massimo Fusarelli ha inviato una lettera ai frati della Custodia di Terra Santa. «Dopo tanta attesa saprete accogliere con gioia e con spirito di fede questa nomina, che conferma la premura della Santa Sede per la Custodia dei Luoghi Santi, affidati all’Ordine. Il mio augurio di buon servizio va a fra Francesco Ielpo, che già conosce e ama la Terra Santa. Il suo compito sarà reso meno gravoso dalla fattiva e convinta collaborazione di tutti». Nella lettera non è mancato il ringraziamento al Custode uscente, padre Francesco Patton, che «per nove anni ha servito la missione di Terra Santa come Custode, imparando a conoscerla, ad amarla e a servirla, attraversando la crisi del Covid e oggi della guerra». Già, il ministro generale non nasconde nella sua lettera che «il particolare contesto di conflitto e di violenza che proprio in Terra Santa e nel Medio Oriente viola la dignità della vita umana, soprattutto dei più piccoli e indifesi, rende ancora più urgente e “martiriale” la nostra missione in quei Luoghi e ci richiama alla nostra vocazione di testimoni e operatori di riconciliazione e di pace”.
In una breve dichiarazione rilasciata ai media vaticani, padre Ielpo ha voluto sottolineare come «il servizio che l’Ordine e la Chiesa mi hanno chiesto, immediatamente, mi ha fatto percepire l’enorme sproporzione tra la mia misera persona e il compito che mi viene richiesto, in particolare nell’attuale momento storico. Il padre spirituale mi ha detto: “è bella questa sproporzione, questo non essere capace! Perché vuol dire che c’è lo spazio perché agisca qualcun Altro, perché agisca lo Spirito Santo”. Quindi, come nel giorno della mia Professione religiosa – ha concluso nel suo breve intervento padre Ielpo – mi affido a Dio, alla Chiesa, al mio Ordine e ai miei confratelli».
Come ha ricordato il ministro generale dei frati minori, il nuovo Custode della Terra Santa conosce la realtà nella quale è ora chiamato a svolgere il suo servizio per i prossimi sei anni. Il mandato infatti copre il periodo 2025-2031. Come detto è presidente della Fondazione Terra Santa e già svolgeva il compito di delegato per l’Italia della stessa Custodia. Già dal 2013 al 2016 era stato commissario di Terra Santa per la Lombardia, continuando nell’incarico dal 2016 al 2023 a livello di Provincia del Nord Italia. In precedenza padre Ielpo è stato insegnante di religione (1994-2010), rettore dell’Istituto Franciscanum Luzzago a Brescia dal 2000 e componente del Consiglio nazionale della Fidae, la federazione che riunisce gli istituti scolastici cattolici dalla primaria alle superiori dal 2007 al 2010. Ha avuto anche incarichi pastorali in parrocchia, in particolare a Sant’Antonio di Padova a Varese dal 2010 al 2013. Tra i molti messaggi di congratulazioni per l’incarico anche quello del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, che parla di «un segno fortissimo dell’impronta che i lucani sanno lasciare nel mondo, spesso in silenzio, sempre con grande profondità. Padre Ielpo – conclude il governatore lucano – rappresenta una Basilicata che custodisce, costruisce ponti, vive la spiritualità in modo autentico e concreto».
Anche il patriarca di Gerusalemme dei latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, a nome dell’intero patriarcato, ha voluto far giungere al nuovo Custode le «vive e sentite congratulazioni per la nomina. Ringraziamo il Signore per questo momento significativo e affidiamo la missione di padre Francesco alla Beata Vergine Maria e allo Spirito Santo. Che la sua guida sia caratterizzata da fedeltà, umiltà e saggezza pastorale nel servire la Chiesa, i pellegrini e i fedeli di Terra Santa». Allo stesso tempo, il cardinale Pizzaballa rivolge i suoi «più sentiti ringraziamenti a padre Francesco Patton, i cui anni di fedele servizio come Custode sono stati una vera testimonianza di dedizione, discernimento e amore per la Terra Santa. Il Signore, che tutto vede, lo ricompensi abbondantemente e continui a benedire il suo cammino con pace, gioia e rinnovata forza».
Come detto, padre Ielpo subentra nell’incarico a padre Francesco Patton, classe 1963, che ricopriva il ruolo di Custode di Terra Santa dal 20 maggio 2016. Il suo mandato di Custode ha dovuto fronteggiare prima la crisi della pandemia scatenata dal Covid-19 , da due anni a questa parte le drammatiche vicende che stanno insanguinando la Terra Santa. «È nostro compito dare a tutti la possibilità di vedere e di toccare i luoghi nei quali Gesù è vissuto, morto e risorto per noi. Sono i luoghi che ci ricordano che è vero quanto gli Apostoli ci hanno annunciato e quanto la Chiesa ci ha trasmesso lungo i secoli per dare senso e pienezza alla nostra vita – scriveva fra Patton nell’ultima lettera per la Colletta del Venerdì Santo di quest’anno –. In questa occasione, noi frati della Custodia di Terra Santa ci facciamo mendicanti e ci rivolgiamo alla vostra generosità perché il Venerdì Santo possa essere un giorno di solidarietà universale, un giorno in cui i cristiani di tutto il mondo si prendono concretamente cura della Chiesa madre di Gerusalemme. Per favore, aprite il vostro cuore alla generosità e le vostre mani alla solidarietà. Grazie al vostro aiuto anche noi potremo continuare a prenderci cura di questa Terra Santa e dei suoi figli». Un impegno che ora fra Patton affida nelle mani di fra Ielpo.
Al nuovo Custode e a tutti i frati che sono presenti in Terra Santa, il ministro generale dei frati minori, fra Massimo Fusarelli invia il proprio ringraziamento «per la vostra testimonianza, che vi fa restare in Terra Santa, accanto e con la gente, come fratelli e minori e non come mercenari che scappano. Continuiamo a rispondere alla missione che la Chiesa ci ha affidato da oltre sette secoli, quella di custodire i Luoghi benedetti della nostra Redenzione e della presenza cristiana». Una presenza sempre più ridotta e complessa da mantenere, come spesso denunciano dalla stessa Custodia, che estende il suo lavoro ben oltre Israele e la Palestina, coinvolgendo anche i territori della Giordania, della Siria, del Libano, dell’Egitto, di Cipro e di Rodi.