martedì 9 aprile 2024
Il numero dei porporati votanti cioè under 80 in un eventuale Conclave scende a 128 su 238. Tra loro gli europei sono 52, di cui 14 italiani. Il tetto massimo stabilito da Paolo VI è di 120
Il cardinale Luis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vicario apostolico di Vientiane nel Laos

Il cardinale Luis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vicario apostolico di Vientiane nel Laos - Vatican Media

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Lunedì ha compiuto 80 anni il cardinale Luis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vicario apostolico di Vientiane, primo laotiano a ricevere la porpora (nel Concistoro del 28 giugno 2017, da papa Francesco).

Il numero dei porporati elettori scende quindi a 128 su un totale di 238. Tra i votanti (non computando - secondo quanto indicato sul sito vatican.va - Angelo Becciu) gli europei sono 52, di cui 14 italiani (poco più del 10%, il minimo storico in epoca moderna). I latinoamericani sono 20, i nordamericani 15, gli asiatici scendono a 21 (computando anche Giorgio Marengo, a capo della prefettura apostolica di Ulan Bator in Mongolia, e il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa), gli africani 17 (compreso lo spagnolo Cristobal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat), e 3 i provenienti dall’Oceania.

I votanti creati da Francesco sono ora 93, 27 quelli da Benedetto XVI e 8 da Giovanni Paolo II. Dopo quella italiana la componente più numerosa tra i cardinali elettori è quella statunitense con 11 porporati. Seguono Spagna (8), Brasile e Francia (6 ciascuna), India (5), Polonia con Portogallo e Canada (4 ciascuna), Germania e Argentina (3 ciascuna). Due cardinali elettori poi hanno Gran Bretagna, Svizzera, Messico, Tanzania e Filippine. Nel corso del 2024 altri nove cardinali compiranno 80 anni (2 creati da Francesco, 5 da Benedetto XVI e 2 da papa Wojtyla). Tra loro l’italiano Mauro Piacenza (il 15 settembre), gli africani Polykarp Pengo (tanzaniano, 5 agosto) e John Njue (kenyota, non conoscendosi il giorno della nascita convenzionalmente “compirà“ gli anni il 31 dicembre), l’indiano Oswald Gracias (24 dicembre), il canadese Marc Ouellet (8 giugno) e lo statunitense Sean P. O’Malley (29 giugno), lo spagnolo Luis F. Ladaria Ferrer (19 aprile) e il francese Jean-Pierre Ricard (26 aprile), il venezuelano Baltazar E. Porras Cardoso (10 ottobre).

A dicembre quindi il numero dei cardinali elettori rientrerà nel tetto di 120 fissato da Paolo VI (e da lui sempre rispettato) ma comunque spesso superato, anche abbondantemente, dai suoi successori (Francesco dopo l’ultimo Concistoro ha fissato la cifra record di 137, superando quella di 135 raggiunta da Giovanni Paolo II nel 2001 e nel 2003). Ma può essere che nel corso dell’anno papa Bergoglio decida di creare nuovi cardinali.

Francesco finora ha tenuto un Concistoro ogni anno di pontificato (eccetto che nel 2013 e nel 2020). E nel 2025 saranno 13 i cardinali a raggiungere gli 80 anni. Tra loro nessun italiano, ma tre spagnoli (Fernando Vergez Alzaga, Carlos Osoro Sierra, Antonio Cañizares Llovera), tre africani (Philippe Ouedraogo, Robert Sarah, Jean-Pierre Kutwa), due asiatici (George Alencherry, Joseph Coutts), e poi l’austriaco Christoph Schönborn, il cileno Celestino Aos Braco (emerito di Santiago, ma nato in Spagna), il polacco Stanislaw Rylko, il croato Vinko Puljic, l’inglese Vincent G. Nichols.

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