sabato 26 novembre 2022
Il 2 dicembre la salma del sacerdote e parroco romano fidei donum sarà traslata dal cimitero del Verano alla sua ultima parrocchia, quella dei Santi Fabiano e Venanzio
Don Santoro, un prete testimone di un amore senza confini
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Caro direttore, il prossimo 2 dicembre don Andrea Santoro, sacerdote e parroco romano, fidei donum in Turchia, tornerà, a 16 anni dal suo martirio, nella chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio. La sua salma, infatti, sarà traslata dal Cimitero del Verano alla sua ultima parrocchia. È una procedura speciale, l'espressione del rispetto e della considerazione che ha per lui la Chiesa di Roma e anche dell'apprezzamento di tanti cittadini e autorità civili.

Nel corso di questi anni, l'interesse per don Andrea è cresciuto costantemente. Per chi l'ha conosciuto personalmente o attraverso i suoi scritti, è un maestro di vita e un esempio luminoso. Papa Francesco, in un'udienza, lo ricordava così: «Nel corso dei secoli ci sono uomini e donne che con la testi-monianza della loro esistenza riflettono un raggio di questo amore perfetto, pieno, incontaminato. Mi piace ricordare un eroico testimone dei nostri giorni, don Andrea Santoro, sacerdote della diocesi di Roma e missionario in Turchia».

A lui, insignito della Medaglia d'oro al valor civile, rimasto vittima di un attentato mentre si trovava nel raccoglimento della preghiera in chiesa, sono state intitolate scuole, centri culturali e la piazza antistante la chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio. Don Andrea è stato un uomo di fede, un prete romano testimone di un amore senza confini, che aveva preso tremendamente sul serio Gesù Cristo. Un uomo dall'intelligenza penetrante che credeva fortemente nell'incontro con gli altri, per generare uno scambio di doni tra culture e fedi diverse. Un dialogo capito e apprezzato dagli uomini di buona volontà: cristiani, ebrei e musulmani. Sulle colline di Gerusalemme, in sua memoria, è stato piantato un albero per l'iniziativa di un amico della Comunità Ebraica di Roma.

Nelle parrocchie dei Santi Marcellino e Pietro e della Trasfigurazione, dove è stato viceparroco, come nella parrocchia Gesù di Nazareth dove è stato primo parroco e fondatore della Comunità, infine nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, da cui è partito fidei donum per la Turchia, è rimasta viva e indelebile la sua impronta spirituale. Da anni, nei fedeli, palpitava fortissimo il desiderio di poter accogliere la salma di don Andrea lì, dove operò sino alla partenza e dove tornò per quella veglia funebre che vide il coinvolgimento di migliaia di persone, per una sepoltura definitiva. E quello che sembrava un sogno ora si realizza. Don Andrea torna a casa, grazie alle preghiere dei fedeli, all'interessamento del parroco don Fabio Fasciani, al sostegno paterno del cardinale vicario Angelo De Donatis. Ed è con il generoso contributo di centinaia di romani (e no), che la tomba è stata realizzata ormai da anni: l'urna è stata progettata con particolare sensibilità da una parrocchiana, l'architetto Patrizia Ruggiero, cresciuta nella fede con don Andrea. La tomba è stata posizionata ai piedi del grande crocifisso della navata destra, davanti al quale don Andrea pregava e dove aveva posto una scala in legno che permetteva ai fedeli, durante la liturgia del Venerdì santo, di salire idealmente sul Golgota per venerare e baciare le piaghe di Gesù. Le procedure amministrative per la traslazione non sono state facili, ma la disponibilità e la partecipazione dei funzionari del Comune sono state esemplari.

Credo che l’anima di don Andrea sia nell'abbraccio amoroso del Padre. Ma il suo corpo può essere ora il seme di nuovi cristiani. Perché il suo sacrificio, come quello di ogni martire nell'adesione piena al Vangelo, è quasi una nuova ripresentazione della Passione e Morte redentrice di Gesù. Ad accoglierlo il 2 dicembre non saranno solo i fedeli ma, idealmente, Roma intera, che onorerà un suo figlio proponendolo quale esempio alle generazioni future.

Associazione Don Andrea Santoro

Il 2 dicembre la traslazione della salma nella sua parrocchi​a

Sarà il cardinale Enrico Feroci ad accogliere venerdì 2 dicembre, nella chiesa di Villa Fiorelli alle 16 a Roma il corpo di don Andrea Santoro. Feroci era amico personale del sacerdote romano, la cui salma riposa nel cimitero romano del Verano. Ora sarà traslata nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, di cui fu parroco. Qui alle 18 sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis a presiedere la Messa, che alle 21 sarà seguita dalla veglia guidata dal parroco don Marco Vianello. Sabato alle 8.30 le Lodi e poi la Messa alle 10.30 presieduta dal vescovo Massimiliano Palinuro, vicario apostolico di Istanbul, e concelebrata dal vescovo ausiliare di Roma Benoni Ambarus. Infine la tumulazione nella nuova tomba.


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