sabato 9 febbraio 2019
Il fondatore di Comunione e liberazione moriva il 22 febbraio 2005
Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione  e Liberazione (Foto Archivio Cl). Da Milano a Roma, da Torino a Palermo, con Genova, Bologna, Napoli, Firenze e Perugia. Molte le celebrazioni previste in Italia nei prossimi giorni. Ma anche in Europa e negli altri continenti sarà ricordata la sua opera e la sua figura

Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione (Foto Archivio Cl). Da Milano a Roma, da Torino a Palermo, con Genova, Bologna, Napoli, Firenze e Perugia. Molte le celebrazioni previste in Italia nei prossimi giorni. Ma anche in Europa e negli altri continenti sarà ricordata la sua opera e la sua figura

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Il 22 febbraio di quattordici anni fa moriva monsignor Luigi Giussani, fondatore della Fraternità di Comunione e Liberazione. In vista dell’anniversario, come ogni anno, le comunità di Cl in Italia e nel mondo ricordano il fondatore con la celebrazione di una Messa.

La Fraternità, che tra l’altro il prossimo 11 febbraio ricorderà i 37 anni di riconoscimento pontificio, ha anche diffuso l’intenzione di preghiera che accomunerà queste Eucaristie in tutto il mondo. L’intenzione dice: «Affinché, nella partecipazione grata e fedele alla storia particolare generata oggi dal carisma di don Giussani, cresca in ciascuno di noi l’intelligenza della fede, la certezza della speranza e l’ardore della Icarità a servizio instancabile della Chiesa e dei fratelli uomini».

Del contributo che la fede può dare alla situazione dell’uomo contemporaneo, ricorda una nota della Fraternità, ha parlato di recente don Julián Carrón (presidente della Fraternità di Cl), con riferimento alla paura che domina il momento attuale: «L’insicurezza esistenziale con cui l’uomo di oggi si trova a fare i conti così spesso, lo fa precipitare nella paura – dice il successore di monsignor Giussani –. Quante situazioni non può controllare con le sue forze. L’intervento del Mistero nella nostra esistenza non sconfigge la paura come per magia, ma investe la vita della Sua presenza, provocando la nostra ragione e la nostra libertà a riconoscerla. Solo chi la riconosce e vi si affida potrà verificare fino a che punto questa paura è vinta dalla Sua presenza. Dio non ci risparmia la strada della verifica. La vittoria sulla insicurezza esistenziale e sulla paura avviene secondo un disegno che non è il nostro, ma avviene». «Se accogliamo la sua Presenza, che ci raggiunge oggi attraverso un segno umano, si introduce in noi quel cambiamento» conclude don Carrón.

L'ELENCO DELLE MESSE PER RICORDARE DON GIUSSANI IN ITALIA E NEL MONDO

L’elenco delle celebrazioni eucaristiche in memoria di monsignor Giussani abbraccia davvero l’intera Penisola e il mondo. In Italia lunedì 11 febbraio si celebrerà Messa per Giussani a Milano con l’arcivescovo Mario Delpini, a Perugia con il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, a Torino con l’arcivescovo Cesare Nosiglia; il 15 febbraio a Firenze con l’arcivescovo cardinale Giuseppe Betori; il 21 a Palermo con l’arcivescovo Corrado Lorefice; il 22 a Roma con dom Roberto Dotta; il 24 a Napoli con l’arcivescovo cardinale Crescenzio Sepe; il 25 a Bologna con l’arcivescovo Matteo Zuppi; il 27 a Genova con l’arcivescovo cardinale Angelo Bagnasco. Ma la memoria di monsignor Giussani sarà ricordata anche in molte città europee: Barcellona (oggi con il vescovo ausiliare Sergi Gordo Rodriguez), Madrid (il 23 con l’arcivescovo cardinale Carlos O. Sierra), Vienna (il 14 con l’arcivescovo cardinale Christoph Schonborn), Varsavia (il 21 con l’arcivescovo cardinale Kazimierz Nycz), Londra (il 12 con il vescovo John Wilson), Mosca (il 7 marzo con l’arcivescovo Paolo Pezzi), Praga (il 24 marzo con il vescovo ausiliare Zdenek Wasserbauer), Badapest (il 22 con il vescovo ausiliare Gabor Mohos). Molte anche le città negli altri continenti, tra cui New York (il 17 con il nunzio apostolico Christophe Pierre), Toronto (il 13 con l’arcivescovo cardinale Thomas C. Collins), Buenos Aires (il 26 con il nunzio apostolico Leon Kalenga Bandikebele), Taipei (il 23 con don Otfried Chan), Nairobi (il 10 marzo con l’arcivescovo cardinale John Njue) e Tunisi (il 15 con l’arcivescovo Ilario Antoniazzi).

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