martedì 12 novembre 2013
Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ha chiesto all’arcidiocesi di Friburgo di ritirare e rielaborare il suo vademecum «per l’accompagnamento delle persone separate, divorziate o risposate con rito civile», rivolto agli operatori pastorali e divulgato lo scorso 8 ottobre.
Padre Lombardi: nessuna fuga in avanti (Andrea Galli, 8/10/2013)
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L’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ha chiesto all’arcidiocesi di Friburgo di ritirare e rielaborare il suo vademecum «per l’accompagnamento delle persone separate, divorziate o risposate con rito civile», rivolto agli operatori pastorali e divulgato lo scorso 8 ottobre. Ne dà notizia la Kna, l’agenzia della Conferenza episcopale tedesca. Müller ha inviato una lettera all’arcivescovo Robert Zollitsch, amministratore apostolico di Friburgo oltre che presidente della Conferenza episcopale tedesca. Secondo il quotidiano cattolico Die Tagespost, che ha pubblicato il testo della missiva, questa sarebbe stata mandata in copia a tutti i vescovi della Chiesa in Germania. Il vademecum uscito da Friburgo apriva alla possibilità della Comunione per i divorziati e risposati nel caso che costoro, dopo un accompagnamento pastorale e un adeguato esame di coscienza, fossero arrivati al convincimento di voler prendere parte alla vita della comunità ecclesiale in tutta la sua pienezza, anche sacramentale. Una decisione che sia il parroco che la comunità avrebbero dovuto rispettare. Müller mette in guardia dal «disorientare i credenti in merito all’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio», richiamando la non ammissibilità dei divorziati risposati al banchetto eucaristico. Anche per quanto riguarda la nuova cerimonia per festeggiare il “pieno rientro” nella comunità dei divorziati risposati, prevista dal documento di Friburgo, Müller ricorda come riti simili siano stati «espressamente proibiti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI».
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