sabato 26 febbraio 2022
Lungo la Penisola grande è stata la risposta all’appello di Francesco, con veglie e gesti solidali
Diocesi, la mobilitazione della preghiera per chiedere la fine del conflitto
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Grande la risposta delle diocesi italiane alla richiesta del Papa di pregare per la crisi in Ucraina, in particolare il Mercoledì delle Ceneri, giorno di digiuno. Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi: in tutte e quattro le città che formano il nome della diocesi pugliese, stasera alle 20 veglia di preghiera per la pace. Adesione all’invito del Papa per il 2 marzo da parte della diocesi di Mazara del Vallo. A Palermo l’arcivescovo Corrado Lorefice cita in una lettera la Pacem in Terris di Giovanni XXIII e dà appuntamento sul sagrato della Cattedrale venerdì 4 marzo alle 21 per «porre il semplice gesto di accendere una fiaccola per chiedere che la luce della pace prevalga sulle tenebre della guerra». Una veglia di preghiera si terrà lunedì alle 20 nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, presieduta dall’arcivescovo, Francesco Lomanto.

Stasera alle 18.30 nella chiesa di Santa Maria ad Nives di Schiavonea l’arcidiocesi di Rossano Cariati promuove un momento di preghiera con l’arcivescovo Maurizio Aloise, la comunità degli ucraini e la rete delle associazioni del territorio. L’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, ha annunciato al clero riunito in ritiro spirituale una veglia di preghiera per implorare il dono della pace martedì alle 20 nella Basilica cittadina del Rosario. A Taranto, giovedì scorso donne ucraine e russe hanno pregato insieme nella chiesa di San Pasquale Baylon, nel centro cittadino, iniziativa promossa dall’Ufficio diocesano Migrantes e dalla “Stella Maris-Apostolato del mare”. Lo scorso giovedì sera momento di preghiera al Santuario di Pompei, guidato dall’arcivescovo Tommaso Caputo, a cui si è unita anche la comunità greco-cattolica ucraina di Pompei.

A Latina il vescovo Mariano Crociata ha inviato un messaggio ai parroci, invitandoli a far conoscere ai fedeli l’invito del Papa per il 2 marzo. Domani, nel santuario di San Gabriele dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso, il vescovo di Teramo- Atri Lorenzo Leuzzi presiederà alle 16 una Messa per la pace. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo Cortona-Sansepolcro, invita la comunità diocesana a partecipare alla veglia di preghiera domani alle 21 in Cattedrale insieme alla Comunità di Camaldoli e Rondine-Cittadella della Pace. L’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha invitato la pregare per le comunità coinvolte nel conflitto durante le Messe di domani. Il Mercoledì delle Ceneri nella chiesa di Cristo Re di Cagliari si terrà una veglia di preghiera organizzata dal Gruppo ecumenico di lavoro. «Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici » ha scritto in una lettera il vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo.

Domani presso la Basilica della Madonna della Salute a Venezia, i fedeli e i cittadini sono invitati a un momento di preghiera per la pace guidato da patriarca Francesco Moraglia con la partecipazione della comunità ucraina greco-cattolica di Venezia. «Tutte le parrocchie della Chiesa di Como aderiscono alla richiesta di preghiera e digiuno per la pace espressa da papa Francesco per il Mercoledì delle Ceneri. Alla vigilia di questo appuntamento vivremo un momento diocesano, la sera di martedì alle 21 in Cattedrale, pregheremo insieme il santo Rosario »: così scrive ai fedeli il vescovo della diocesi lariana Oscar Cantoni. «La nostra preghiera sia anche un segno di vicinanza alla numerosa comunità ucraina presente in diocesi e alla parrocchia della Natività di Maria Vergine, presso la chiesa del Carmine a Novara, che appartiene all’esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini residenti in Italia»: sono le parole del vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, che rilancia la proposta del Papa.

«L’accensione di un cero, che rimarrà nella Cappella dei caduti, voluta dal vescovo san Guido Maria Conforti, come segno di preghiera “per e con le vittime di tutte le guerre”, invocate come intercessori per la pace»: così il vescovo di Parma, Enrico Solmi, ha concluso la celebrazione eucaristica che si è tenuta giovedì sera in Cattedrale, dove in tanti si sono ritrovati per «pregare per la pace, con insistenza, con forza». «In questo momento così tragico, in cui la guerra sta colpendo persone a voi care, le vostre famiglie, il vostro popolo, il vostro Paese, vogliamo dirvi la nostra disarmata vicinanza»: inizia così la lettera che Michele Tomasi, vescovo di Treviso, ha inviato alla comunità ucraina di rito grecocattolico e a tutti gli ucraini presenti sul territorio diocesano. Nelle parrocchie della diocesi di Piacenza Bobbio su indicazione del vescovo Adriano Cevolotto domani si pregherà in particolare per chiedere il dono della pace.

Il vescovo di Bolzano Bressanone, Ivo Muser, invita a suonare tutte le campane della diocesi a mezzogiorno del Mercoledì delle Ceneri «in segno di pace, riconciliazione e solidarietà». «Invito tutti i santuari mariani della diocesi, insieme alle comunità che lo desiderano, a dedicare uno speciale momento di preghiera alla Vergine Maria, Regina della Pace, alle 16 di mercoledì 2 marzo» scrive l’amministratore apostolico di Torino e Susa, l’arcivescovo Cesare Nosiglia. Un forte invito alla preghiera e ad aderire all’appello del Papa anche da parte dell’ordinario militare, l’arcivescovo Santo Marcianò.

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