lunedì 10 gennaio 2022
Sì al catechismo ma stop ai ragazzi in “sorveglianza con testing”. Ecco quando serve il super certificato verde per le attività parrocchiali. L'invito alla prudenza di fronte al boom di contagi
Una Messa seguendo le misure anti-Covid

Una Messa seguendo le misure anti-Covid - Avvenire

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La crescita dei contagi entra anche nell’agenda della Chiesa italiana che, fin da quando è esplosa l’emergenza sanitaria, è a fianco del Paese. La nuova ondata è «una grande prova per tutti: malati e sofferenti, medici e operatori sanitari, anziani e minori, poveri, famiglie», scrive la segreteria generale della Cei in una lettera indirizzata ai vescovi della Penisola. Un testo che contiene una serie di misure destinate a diocesi e parrocchie di fronte all’impennata di casi. Accompagnate da un appello: «Raccomandiamo a tutti prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia». Anche «per i sacerdoti che, nonostante tutto, sono sempre prossimi al popolo di Dio; per i catechisti, gli educatori e gli operatori pastorali, veri maestri e testimoni», avverte la Cei.

Quale mascherina per andare a Messa

La vita ecclesiale non si ferma. Ma servono alcuni accorgimenti. Per le Messe, resta in vigore il protocollo anti-Covid sulle «celebrazioni sicure» firmato da Cei e Governo che risale a maggio 2020 e che adesso la Conferenza episcopale italiana chiede di osservare con attenzione: «Mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». Non serve, quindi, il Green pass per partecipare alle liturgie. E sul tipo di mascherina da indossare la Cei ricorda che il protocollo non specifica se chirurgica o Ffp2. «Certamente – si legge nella lettera – quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni». Poi l’invito a «rispettare accuratamente» le «distanze prescritte» in chiesa, a mettere «a disposizione il gel igienizzante» all’ingresso, a igienizzare «tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione».

Catechismo: ecco chi non può partecipare

Il catechismo può continuare. Ma, precisa la Cei, non potranno partecipare i ragazzi che a scuola sono sottoposti a “sorveglianza con testing” perché entrati in contatto con un positivo. Per loro il ministero della Salute sconsiglia di svolgere attività extrascolastiche: quindi niente catechismo «fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo». Catechisti, animatori ed educatori sono esortati «vivamente» a usare la Ffp2 che è bene sia indossata anche da bambini e adolescenti in parrocchia. Stessa mascherina che viene consigliata «per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici».

Quando serve il Green pass rafforzato per le attività parrocchiali

Il Green pass rafforzato è invece obbligatorio per tutto un ventaglio di proposte collegate al mondo ecclesiale: dai bar degli oratori ai musei, dalle strutture sportive alle feste. E la Cei specifica che occorre il super certificato «per qualsiasi attività culturale, sociale e ricreativa, anche qualora si svolga in ambienti parrocchiali». Sono esclusi solo gli oratori estivi.

Obbligo vaccinale per docenti di Facoltà teologiche e Seminari

Se dal 1° febbraio 2022 è in vigore l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario, senza limiti di età, anche il personale delle Facoltà teologiche e degli Istituti di scienze religiose ma anche i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green pass rafforzato. Le modalità di controllo sono le stesse finora attuate per il Green pass base.

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