lunedì 12 novembre 2018
È un percorso accademico a cui concorrono gli ambiti teologico, filosofico, giuridico, economico e sociale secondo il criterio della inter- e transdisciplinarità
Ansa

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Un ciclo di studi in Scienze della Pace, come percorso accademico a cui concorrono gli ambiti teologico, filosofico, giuridico, economico e sociale secondo il criterio della inter- e transdisciplinarità. Lo ha istituito papa Francesco presso la pontificia università Lateranense.

"Il desiderio di pace che sale dalla famiglia umana - ha spiegato lo stesso papa Francesco nella lettera (LEGGI IL TESTO) con cui ha formalizzato l'istituzione, letta questa mattina dal sostituto della Segreteria di stato, mons. Edgar Pena Parra, intervenendo all'inaugurazione del nuovo anno accademico - ha visto da sempre la Chiesa prodigarsi nel compiere ogni sforzo per concorrere a liberare uomini e donne dalle tragedie della guerra e per alleviare le sue pericolose conseguenze. Anche nel tempo presente, in cui aumenta la necessità di prevenire e risolvere conflitti, la Chiesa si sente interpellata a ispirare e sostenere ogni iniziativa che assicuri ai diversi Popoli e Paesi un cammino di pace, frutto di quel dialogo autentico capace di spegnere l'odio, di abbandonare egoismi e autoreferenzialità, di superare desideri di potere e di sopraffazione dei più deboli e degli ultimi".

"Questo intento - continua il Papa - presuppone anzitutto uno sforzo educativo all'ascolto e alla comprensione, ma anche alla conoscenza e allo studio del patrimonio di valori, delle nozioni e degli strumenti capaci di abbattere tendenze all'isolamento, alla chiusura e a logiche di potenza che sono portatrici di violenza e distruzioni. Mezzi di conciliazione, forme di giustizia di transizione, garanzie di sviluppo sostenibile, protezione e custodia del Creato sono oggi alcuni degli strumenti in grado di aprire la strada alle forme di soluzione pacifica dei conflitti, di abbattere carrierismi e posizioni dominanti e così formare persone dedite senza riserva al servizio della causa dell'uomo".

"Per essere mediatrice credibile davanti all'opinione pubblica mondiale - prosegue Francesco -, la Chiesa è chiamata a favorire "la soluzione di problemi riguardanti la pace, la concordia, l'ambiente, la difesa della vita, i diritti umani e civili". Un compito svolto anche attraverso l'azione che la Santa Sede conduce nella Comunità internazionale e nelle sue istituzioni operando con gli strumenti della diplomazia per superare i conflitti con i mezzi pacifici e la mediazione, la promozione e il rispetto dei diritti umani fondamentali, lo sviluppo integrale di Popoli e Paesi".

"Nel perseguimento di tale obiettivo - spiega ancora - ha un ruolo centrale il mondo universitario, luogo simbolo di quell'umanesimo integrale che necessita continuamente di essere rinnovato e arricchito, perché sappia produrre un coraggioso rinnovamento culturale che il momento attuale domanda. Questa sfida interpella anche la Chiesa che, con la sua rete mondiale di Università ecclesiastiche, può "portare il decisivo contributo del lievito, del sale e della luce del Vangelo".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: