martedì 7 settembre 2021
L'inizio della Settimana promossa dal Centro di orientamento pastorale con il presidente della Cei: in ascolto dal basso, sia delle comunità cristiane sia di chi vorrà aiutare
Ad Assisi l'apertura della Settimana del Centro di orientamento pastorale con il cardinale Bassetti

Ad Assisi l'apertura della Settimana del Centro di orientamento pastorale con il cardinale Bassetti - .

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Il percorso sinodale della Chiesa italiana «non vuole essere un evento da celebrare o da fare, ma piuttosto già un modo di essere comunità cristiana, che dopo duemila anni dall’inizio dell’annuncio di Cristo, possa ancora mostrare la bellezza di vivere il Vangelo nella Chiesa».

Lo ribadisce in modo chiaro e netto il cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti. Lo fa ad Assisi, introducendo i lavori della 70ª Settimana di aggiornamento pastorale, promosso dal Centro di orientamento pastorale (Cop) presieduto dal vescovo Domenico Sigalini, che dedica tre giorni di riflessioni al tema “In cammino verso il Sinodo della Chiesa italiana”. «Ci aspettiamo molto dalle indicazioni che vorrete fornirci – incoraggia l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve – che saranno d’aiuto per delineare le tappe concrete del nostro cammino».

Con il percorso sinodale, ricorda il porporato, ogni singola comunità diocesana «sarà impegnata ad ascoltare se stessa e quanti potranno offrirle un contributo nel discernere la realtà in cui è immersa». In concreto dovrà «non solo elaborare nuove strade o itinerari, ma anche affinare lo sguardo per poter cogliere quei segni di rinascita che già sono presenti e spuntano come piccoli germogli: una cura rinnovata per le azioni liturgiche; la riscoperta del ritmo salvifico dell’anno liturgico; la valorizzazione della Parola di Dio letta, meditata e pregata; la catechesi non scolastica e la passione creativa di tanti catechisti ed educatori; i preziosi gesti gratuiti e solidali di carità; la cura per le persone e per i loro passaggi di vita; lo sforzo di trovare linguaggi adatti a muoversi con sapienza nel nuovo mondo digitale».

Il cardinale Bassetti rimarca anche le due caratteristiche che, come sottolineato da papa Francesco, deve avere il cammino sinodale italiano. Innanzitutto ritornare al Convegno di Firenze dove «abbiamo riscoperto che il Vangelo di Gesù è capace di umanizzare l’uomo». Poi ricordare che la sinodalità, sono parole del Papa, «non è fare il parlamento», perché «quello che fa che la discussione, il “parlamento”, la ricerca delle cose» diventino sinodalità «è la presenza dello Spirito: la preghiera, il silenzio, il discernimento di tutto quello che noi condividiamo». Infatti «non può esistere sinodalità senza lo Spirito, e non esiste lo Spirito senza la preghiera».

Rispondendo ad alcune domande il presidente della Cei ha poi chiarito che i Sinodi diocesani già in corso procederanno nel loro cammino e che si troverà il modo di intersecarli con il processo della Chiesa italiana e con quello della Chiesa universale di cui oggi in Vaticano viene presentato il Documento preparatorio. Bassetti ha anche rilevato che la pandemia mondiale «ha messo in questione certezze consolidate e conquiste che sembravano irreversibili», scoprendo «fratture sociali, economiche, antropologiche, educative e pastorali». Ecco perché è opportuno che il cammino sinodale «inizi con un esercizio di lettura del presente, con la coscienza che lo sguardo dei credenti e delle comunità cristiane è illuminato dallo Spirito che guida la Chiesa».

Proprio su questa lettura si è concentrata la prima relazione della Settimana Cop tenuta da don Francesco Cosentino. Riflettendo su “Quale Chiesa dopo la pandemia?” il teologo ha indicato la necessità di immaginare «un nuovo modo di essere Chiesa» con un ripensamento di «stili e linguaggi della pastorale», con un ritorno deciso «all’ascolto del Vangelo» per proporre nell’evangelizzazione «una spiritualità umile», essendo consci che «siamo gli ultimi cristiani di tutto uno stile di cristianesimo». In fondo, ha sottolineato il vicepresidente del Cop, don Antonio Mastantuono, aprendo i lavori, la crisi sanitaria potrebbe rivelarsi «un kairos, un tempo di straordinarie e sorprendenti opportunità».

La prima giornata di lavori si è chiusa con la Messa presieduta da Sigalini. Oggi si continua con interventi di padre Giulio Michelini, delle teologhe Serena Noceti e Assunta Steccanella, e dei padri Fabio Scarsato ed Enzo Fortunato.

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