sabato 27 dicembre 2014
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Sono le 17.19 del 13 maggio 1981. In Piazza San Pietro l'udienza del mercoledì è appena cominciata. È la solita festa. Papa Giovanni Paolo II gira tra la folla che lo chiama e sorride, stando in piedi sulla papamobile, allora scoperta, quando si sentono due colpi di pistola. Il Papa si accascia, ferito. È il minuto più drammatico del lungo pontificato di Wojtyla. Un'ora di paura, di dolore, di preghiera e di speranza. Il secondo proiettile ha colpito il Papa alla mano, ma il primo gli ha perforato l'addome (resteranno gravemente ferite anche due turiste americane). L'operazione chirurgica, all'Ospedale Gemelli, dura più di cinque ore. Il Papa ha perso tre litri di sangue, il polso è debolissimo, il suo segretario don Stanislao gli ha dato l'estrema unzione. È a un passo dalla morte, eppure si salva. Un miracolo? Wojtyla ne è convinto. Nel Natale del 1983 incontra in carcere il suo attentatore, Ali Agca. Il quale, pur essendo musulmano, ignorava che il 13 maggio ricorre la festa della Madonna di Fatima... Fatima, località portoghese dove Maria apparve a tre pastorelli; Fatima, il nome della nipote prediletta di Maometto. Agca non sa spiegarsi come lui, killer professionista infallibile, abbia potuto «sbagliare» la mira, così da vicino. Il Papa si convince che a deviare il proiettile sia stata la Madonna di Fatima; e proprio quel proiettile si trova oggi incastonato sulla corona della sua statua. «È sempre un'ora buia quella in cui un uomo colpisce un altro uomo», scrive su Avvenire l'arcivescovo Ersilio Tonini. E il direttore Pier Giorgio Liverani commenta: «La folla dei fedeli ha reagito con il pianto, con la preghiera, con la speranza, e il mondo intero è rimasto per ore come sospeso in un'attesa piena di ansie». Giovanni Paolo II subisce una seconda operazione il 5 agosto, quindi trascorre la convalescenza a Castel Gandolfo fino al 30 settembre. E poi, a poco a poco, tornerà alla vita di sempre, con i suoi entusiasmanti viaggi in tutto il mondo, pieno d'energia e di ottimismo, sospinto dalla fede. Guardandolo, nessuno avrebbe detto che era stato vicinissimo alla morte, salvato dalla fortuna (per chi non crede) che aveva fatto compiere al proiettile della pistola di Agca una curiosa traiettoria zigzagante nel suo addome , dalla Provvidenza che gli era stato accanto per chi crede.
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