Oltre un milione di giovani, l'accoglienza e il supporto: un primo bilancio
di Redazione
Le istituzioni parlano già di "metodo Giubileo". Il sindaco Gualtieri e il sottosegretario Mantovano: grandissima soddisfazione per la città di Roma e l'Italia. I numeri dell'assistenza

Il primo bilancio del Giubileo dei Giovani arriva dalle cifre fornite dalle istituzioni che hanno seguito l'organizzazione dell'evento. Numeri importanti, che confermano la riuscita dell'appuntamento. Oltre un milione di giovani ha riempito la spianata di Tor Vergata nella notte tra sabato e domenica, conclusa con la Messa di papa Leone XIV, a suggello di una settimana straordinaria fatta di fede, preghiera e partecipazione.
A esprimere massima soddisfazione è stato il sindaco di Roma e commissario per il Giubileo 2025 Roberto Gualtieri. «Un successo», lo ha definito, «un lavoro straordinario» che lascerà un'eredità «grandissima. Il fatto che l'Italia e Roma si siano mostrate all'altezza davanti al mondo di un evento così impegnativo, così complesso, credo ci debba tutti riempire di soddisfazione», ha sottolineato. Per il primo cittadino sono tre i fattori che hanno contribuito a un risultato di questa portata: la programmazione, la collaborazione e l'impegno delle persone che hanno consentito lo svolgimento dell'evento.
Molto positiva è stata la collaborazione tra istituzioni, come ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Tra i vari effetti positivi di quello che è stato chiamato come "metodo Giubileo", c'è anche «l'abbattimento delle barriere burocratiche». «Abbiamo fatto squadra e affrontato di volta in volta ogni problema», ha aggiunto il prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, dopo aver confermato la partecipazione da record: oltre un milione di ragazzi che nei prossimi giorni «mancheranno» alla città di Roma, come ha osservato monsignor Rino Fisichella.
Molto positiva è stata la collaborazione tra istituzioni, come ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Tra i vari effetti positivi di quello che è stato chiamato come "metodo Giubileo", c'è anche «l'abbattimento delle barriere burocratiche». «Abbiamo fatto squadra e affrontato di volta in volta ogni problema», ha aggiunto il prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, dopo aver confermato la partecipazione da record: oltre un milione di ragazzi che nei prossimi giorni «mancheranno» alla città di Roma, come ha osservato monsignor Rino Fisichella.
Dal punto di vista della sicurezza, si tratta poi di un lavoro che è riuscito anche grazie «allo sforzo di 10mila uomini e donne delle forze dell'ordine, del volontariato, della protezione civile», ha ricordato il questore Roberto Massucci, impegnati nel garantire la massima sicurezza in ogni istante, dall'arrivo dei ragazzi nella Capitale, fino al momento più delicato, quello del deflusso da Tor Vergata. «Grazie al loro lavoro costante, alla capacità di coordinamento e alla prontezza di intervento, è stato possibile garantire la sicurezza e l'assistenza a più di un milione di pellegrini e ai cittadini di Roma, permettendo a tutti di vivere l'evento in un clima sereno» ha infatti sottolineato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel complimentarsi.
Sono stati circa 42mila i fedeli accolti in 400 strutture, mentre 22mila hanno alloggiato nei padiglioni della Fiera di Roma. Per quanto riguarda l'assistenza ai disabili, «ne erano censiti 360 ma ne sono stati assistiti quasi 1.500», ha fatto sapere il capo della protezione civile, Fabio Ciciliano. Positivo anche il bilancio definitivo dell'Ares 118: sono state 1.334 le persone soccorse, solamente 120 sono state trasportate in ospedale.
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