Il pranzo di papa Francesco con i poveri in Aula Paolo VI
di Redazione
Per la VII Giornata mondiale dei poveri il Papa ha celebrato la Messa in San Pietro e poi ha partecipato al pranzo con 1.200 senza fissa dimora. La presenza e l'impegno della Comunità di Sant'Egidio

In un tempo segnato dalla crescita della povertà in numerose zone del mondo, per il carovita e le conseguenze delle guerre in corso, la settima Giornata mondiale dei poveri che si celebra oggi prende come riferimento e come titolo un versetto del libro di Tobia: «Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7). La Giornata, nata dalla volontà di papa Francesco, è vissuta con particolare partecipazione anche dalla Comunità di Sant’Egidio, che ha nell’attenzione ai poveri uno dei suoi tratti fondativi.

Una rappresentanza di Sant’Egidio ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta nella Basilica di San Pietro da papa Francesco (trasmessa in diretta su Tv2000 e su Radio inBlu2000), e poi ha preso parte al pranzo nell’aula Paolo VI insieme sempre al Pontefice e a un gruppo di 1.200 senza fissa dimora, persone con disabilità e rifugiati a cui la Comunità è vicina e che ha aiutato a trovare casa. Il pranzo è stato organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità ed è stato offerto quest’anno da Hilton Hotels. A Roma Sant’Egidio ha organizzato anche altri appuntamenti di solidarietà in alcuni quartieri e nella mensa di via Dandolo, dove un gruppo di “nuovi europei”, ormai integrati, ha realizzato un pranzo con i poveri. Ma iniziative solidali si sono svolte in tutti i Paesi in cui è presente Sant’Egidio: in Europa come in Africa, Asia e America Latina, con anziani, bambini di strada e delle Scuole della Pace, rifugiati, detenuti.

«Pensiamo alle tante povertà materiali, alle povertà culturali, alle povertà spirituali del nostro mondo - ha detto il Papa all'omelia della Messa celebrata in San Pietro -; pensiamo alle esistenze ferite che abitano le nostre città, ai poveri diventati invisibili, il cui grido di dolore viene soffocato dall’indifferenza generale di una società indaffarata e distratta… Quando pensiamo alla povertà, poi, non dobbiamo dimenticare il pudore: la povertà è pudica, si nasconde. Dobbiamo noi andare a cercarla, con coraggio. Pensiamo a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita; a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza. Tante povertà quotidiane. E non sono una, due o tre: sono una moltitudine. I poveri sono una moltitudine. E pensando a questa immensa moltitudine di poveri, il messaggio del Vangelo è chiaro: non sotterriamo i beni del Signore! Mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore! La povertà è uno scandalo. La povertà è uno scandalo. Quando il Signore tornerà ce ne chiederà conto e – come scrive sant’Ambrogio – ci dirà: "Perché avete tollerato che tanti poveri morissero di fame, quando possedevate oro con il quale procurarvi cibo da dare a loro? Perché tanti schiavi sono stati venduti e maltrattati dai nemici, senza che nessuno si sia dato da fare per riscattarli?"».

La mobilitazione nelle diocesi da Nord a Sud
Sono numerosissime oggi le iniziative di preghiera, di riflessione e di solidarietà nelle diocesi italiane per la VII Giornata mondiale dei poveri dedicata al tema «Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7). Ecco alcuni esempi. A Verona la Caritas organizza un pranzo solidale presso la casa di accoglienza “Il Samaritano” con i senza dimora e il questore Roberto Massucci in veste di cuoco, quindi nel pomeriggio nel paese di San Massimo viene inaugurato il nuovo centro “Madonna di Guadalupe” per richiedenti asilo. A Ravenna nel teatro dell’Opera l’incontro “Storie di vita: riflessioni”, con le voci di alcuni beneficiari dei servizi della Caritas diocesana, come il servizio “Docce, Guardaroba e Ristoro”, la Casa della Carità “San Giuseppe”, la mensa dei poveri e l’emporio “Don Angelo Lolli”. A Lucca, tra le numerose proposte di sensibilizzazione, la quarta edizione di “Olio bòno”, raccolta delle olive per produrre olio per famiglie indigenti. La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro con la Caritas promuove una raccolta fondi per aiutare le famiglie e le attività in Toscana colpite dall’alluvione del 2 novembre scorso. Domattina a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), presso il Centro della Caritas, incontro sul tema “Persone senza dimora e in emergenza abitativa”. Ieri a Bari presso l’Auditorium della Casa del Clero è stato presentato il Report su povertà ed esclusione sociale nel territorio dell’arcidiocesi pugliese, elaborato dall’Osservatorio delle Povertà e delle risorse della Caritas diocesana. In diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca oggi viene raccolto materiale per l’igiene personale dei detenuti: saponi, spazzolini, dentifrici, shampoo, bagnoschiuma che saranno inviati alla casa circondariale di Lecce.
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