Come celebrare la Giornata di preghiera per il Creato

Tutte le Chiese cristiane oggi aderiscono all'annuale appuntamento che mette al centro Dio come creatore. Leone XIV: una questione di giustizia sociale. Alcuni suggerimenti per unirsi all'evento
August 31, 2025
Come celebrare la Giornata di preghiera per il Creato
Galyna Andrushko | .
Prendersi cura del pianeta non è solo un gesto dettato da ragioni ecologiche, ma una questione di giustizia sociale, perché a pagare le conseguenze della distruzione dell'ambiente sono soprattutto i poveri, gli emarginati e gli esclusi. Questa consapevolezza è l'idea di fondo che guida la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato di quest'anno, che si celebra oggi. La riflessione nasce dal messaggio inviato per l'occasione da papa Leone XIV, che si sofferma sul tema guida di questa edizione: «Semi di pace e di speranza».
L'evento odierno, che apre il «Tempo del Creato», ovvero un periodo dedicato alla preghiera e alla riflessione sulla questione ambientale che durerà fino al 4 ottobre, festa di san Francesco, vede le Chiese cristiane di tutte le confessioni impegnate in iniziative, celebrazioni e incontri che metteranno al centro il rapporto tra fede cristiana e salvaguardia del Creato, inteso non solo nella sua componente naturale, ma anche come dimensione fondamentale delle relazioni personali e sociali dell'umanità.
Ieri, durante l'Angelus in piazza San Pietro, papa Leone XIV ha nuovamente esortato i cattolici a unirsi alla celebrazione: «Domani, 1° settembre, è la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato - ha detto il Pontefice -. Dieci anni fa papa Francesco, in sintonia con il patriarca Ecumenico Bartolomeo I, istituì per la Chiesa cattolica tale Giornata. Essa è più che mai importante e urgente e quest’anno ha per tema “Semi di pace e di speranza”. Uniti a tutti i cristiani la celebriamo e la prolunghiamo nel “Tempo del Creato” fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nello spirito del Cantico di frate sole, da lui composto 800 anni fa, lodiamo Dio e rinnoviamo l’impegno a non rovinare il suo dono ma a prenderci cura della nostra casa comune".
La giornata mondiale di preghiera, chiamata anche «Festa della Creazione», è celebrata dalla maggior parte delle Chiese cristiane su invito della Chiesa ortodossa dal 1989. Radicato in un'antica tradizione liturgica ortodossa, che risalirebbe al V secolo, l'appuntamento mette al centro Dio come Creatore, celebra il mistero della Creazione in Cristo e intende ispirare i cristiani a prendersi cura del mondo creato.

Consigli per celebrare la Giornata del creato

Per animare le celebrazioni di quest'anno, il Consiglio Ecumenico delle Chiese, l'organismo che riunisce le Chiese ortodosse e protestanti, ha pubblicato un nuovo video sulla storia e il significato di questa giornata.
Lo stesso Consiglio, poi, sul proprio sito offre alcuni spunti per la preghiera in questa giornata, sia a livello comunitario che a livello personale, con la recita, ad esempio, ed esempio della Coroncina Laudato si' o della Via Creationis.
Strumenti per approfondire la riflessione e celebrare la Giornata arrivano anche dalla Cei, con il sussidio predisposto dall'Ufficio nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Chi volesse unirsi con una preghiera alla Giornata odierna può farlo un testo ecumenico che arriva dall'Australia:
Oh Dio, ti portiamo questo grido. Tu sei il Dio che placa le tempeste e fa cessare le guerre; tu fornisci cibo agli affamati e rifugio agli oppressi.
Come stiamo affrontando l'ennesima crisi globale? Nazioni che hanno sofferto molto sono di nuovo oppresse. I più vulnerabili vengono schiacciati, il creato grida e il progresso che speravamo sembra così lontano. La terra cede, le nazioni sono in subbuglio, i regni cadono.
Riconosciamo e ci pentiamo dei nostri peccati individuali e collettivi, riflessi nei fattori che determinano questa crisi. Confessiamo la nostra incapacità di prenderci cura del tuo creato, la nostra incapacità di prenderci cura del nostro prossimo. Chi detiene il potere ha agito senza compassione; i bisogni dei vulnerabili sono stati trascurati. Desideriamo ardentemente che venga scritta una storia diversa: mostraci la via della restaurazione.
Vieni subito in aiuto di coloro che sono sull'orlo della morte! Apri la tua mano per provvedere a coloro i cui bisogni non vengono soddisfatti. Abbatti le barriere che bloccano il sollievo, la pace e la guarigione.
La tua parola ci ricorda che ascolti sempre il grido degli oppressi. Ricordiamo come ti sei mosso in modo potente per nutrire gli affamati in passato, e confidiamo che tu lo faccia di nuovo, Signore. Confidiamo in te come Principe della Pace e ti lodiamo per il tuo potere redentore. Il tuo braccio non è troppo corto per salvare! I nostri cuori riposano nelle tue promesse e nel tuo potere di provvedere.
Benedichiamo il tuo nome e alziamo i nostri occhi a te con speranza, nostro Redentore. Amen.

Il messaggio dei cristiani d'Europa

Alla Giornata odierna si uniscono anche il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee, che riunisce 33 episcopati europei) e la Conferenza delle Chiese europee (Cec, organo ecumenico dei cristiani del Vecchio Continente) con un messaggio congiunto dal titolo «Pace con il Creato». La dichiarazione congiunta è firmata dall’arcivescovo Nikitas di Thyateira e Gran Bretagna, presidente della Cec, e dall’arcivescovo Gintaras Grušas, presidente del Ccee.
I presidenti riflettono sulla visione del profeta Isaia di un “giardino di pace” ed esortano le comunità ad abbracciare una vita sobria, rispettando i doni del creato e rifiutando lo sfruttamento delle persone e delle risorse naturali.
«Cercare la pace con il Creato non è un ideale astratto, ma un impegno quotidiano - affermano i presidenti -, un invito a vivere in modo da onorare il datore della vita». E aggiungono: «Il nostro mondo oggi difficilmente può essere considerato un giardino di pace. Eppure, come Isaia, crediamo che tornare a uno stile di vita radicato nella fiducia e nella devozione a Dio possa offrire un’alternativa alla catastrofe».
La dichiarazione congiunta collega questo appello di tutte le Chiese alla salvaguardia del Creato con la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP30 a Belém, in Brasile. I presidenti esprimono la speranza che i leader pongano i bisogni dei poveri e dei vulnerabili al centro dell’azione per il clima e considerino la crisi climatica come un’opportunità per riconfigurare le relazioni internazionali verso il bene comune.
Il Tempo del Creato, affermano, è un tempo di preghiera, conversione e advocacy, pregando affinché «il nostro stile di vita possa fare eco a ciò che crediamo e confessiamo: "I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento" (Sal 19, 2)».
La dichiarazione sottolinea inoltre che il tema «Pace con il Creato» è in linea con la Charta Oecumenica riveduta, la cui firma è prevista entro la fine dell’anno, rafforzando l’unità dei cristiani e impegnandosi a prendersi cura del creato in tutta Europa.

La Messa per la Creazione e le celebrazioni nel mondo

Sebbene molte conferenze episcopali cattoliche celebrano il Giorno della Creazione dagli anni '90, e poi anche la Cei dal 2006, è stato papa Francesco a istituirla come Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cattolica universale nel 2015. Successivamente, Bergoglio ha incoraggiato le celebrazioni del Giorno della Creazione pubblicando messaggi ufficiali annuali per la giornata di preghiera. Tradizione rispettata anche da Leone XIV, che ha inviato il suo messaggio firmato lo scorso 30 giugno.
«Per i credenti, la giustizia ambientale è anche un dovere che nasce dalla fede, poiché l'universo riflette il volto di Gesù Cristo, in cui tutte le cose sono state create e redente», scrive il Pontefice, che ha fatto della cura del Creato uno dei temi fondamentali di questi primi medi di pontificato.
Tra le altre cose, infatti, Prevost ha di recente approvato il nuovo formulario della «Messa della Creazione», offerto, come ha spiegato il Dicastero per il Culto Divino, anche «in vista del suo possibile utilizzo nella prossima Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato». L'innovazione di un nuovo formulario nel Messale, senza precedenti dal 2002, ha permesso alle comunità cattoliche di celebrare per la prima volta il Giorno della Creazione all'interno della liturgia, al di là dei tradizionali momenti di preghiera ecumenica.
Molte conferenze episcopali, soprattutto nel Sud del mondo dove il Giorno della Creazione è più sentito, stanno incoraggiando le loro parrocchie a celebrare la giornata con il nuovo formulario. Ad esempio, dalla Conferenza episcopale delle Filippine, il presidente della commissione per pastorale sociale, il vescovo Gerardo Alminaza, ha dichiarato: «Abbiamo iniziato a promuovere il Giorno della Creazione nel 2003, quindi è diventata molto popolare. Quest'anno, per la prima volta nella storia, abbiamo un formulario liturgico – la Missa pro custodia creationis – che ci permette di celebrare la Giornata della Creazione attorno all'altare, con testi liturgici appositamente redatti per l'occasione. La nostra conferenza episcopale sta incoraggiando tutte le parrocchie delle Filippine a celebrare questa giornata con la nuova Messa».
Allo stesso modo, il vescovo Lizardo Estrada, segretario generale del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano, ha dichiarato: «La grande novità della nuova Messa della Creazione, pubblicata dal Dicastero per il culto divino, ci permette di iniziare quest'anno con le celebrazioni liturgiche della Giornata della Creazione. Il 2025 è un momento molto propizio per questo, alla luce di due importanti anniversari: il 1700° anniversario del Concilio di Nicea e il 10° anniversario della Laudato si'».
D'altra parte, ogni anno viene organizzato un servizio di preghiera online per celebrare il Giorno della Creazione, organizzato da un comitato ecumenico. Quest'anno il servizio di preghiera vedrà la partecipazione del cardinale Fridolin Ambongo (presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar), del vescovo Atahualpa Hernández (Chiesa evangelica luterana della Colombia) e da Hyunju Bae (Chiesa presbiteriana della Corea).
Nel 2025, le celebrazioni ecumeniche avranno un ingrediente in più: la commemorazione dei 1700 anni del Concilio ecumenico di Nicea. Il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha proposto la Giornata della Creazione come occasione per celebrare la professione di fede del Credo nel Dio Trino come Creatore: nel “Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra”, in Cristo “per mezzo del quale tutte le cose sono state create” e nello Spirito Santo, “datore di vita”.
Le celebrazioni del Giorno della Creazione si svolgono il 1° settembre o la domenica successiva, seguite da varie iniziative durante il Tempo del Creato ecumenico di settembre. Il mese di celebrazioni si conclude il 4 ottobre, festa di San Francesco. Per assistere alle celebrazioni, ci sono disponibili risorse nel sito ecumenico www.FeastOfCreation.com/it

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