Chiara Amirante e il «manuale per essere liberi di amare»
La fondatrice di Nuovi Orizzonti parla del suo ultimo libro in uscita oggi. «La Croce è una condizione da cui nessuno può essere esonerato»

Un «manuale pratico di spiritualità», per imparare «l’arte di amare e di lasciarsi amare» sul serio. Parla così la fondatrice della comunità “Nuovi Orizzonti”, Chiara Amirante, del suo ultimo libro della collana Spiritherapy, dal titolo "Liberi di amare. La vocazione", che esce oggi pubblicato da Piemme (256 pagine, 12,9 euro). Più che di un volume, infatti, si tratta di un’ulteriore e fondamentale “tappa” del percorso «di conoscenza di sé e guarigione del cuore», nato all’interno della comunità per tanti giovani alla ricerca di un senso da dare all’esistenza, ha spiegato l’autrice, impegnata da sempre al fianco dei più fragili.
Al cuore del libro, che accompagna il lettore in un intenso cammino di spiritualità, c’è la riflessione sulla vocazione. La comprensione della propria chiamata ha a che fare con un percorso?
Sicuramente, perché l’arte del discernimento è tutt’altro che semplice. Riuscire a passare dal «faccio quello che mi va» alla scelta di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo è complicato, soprattutto per chi è immerso in una società come quella di oggi. Come scrivo nel libro, occorre prima di tutto imparare ad amare, che in fondo è la principale vocazione di ciascuno, credente o meno. Il percorso di Spiritherapy, in particolare, si basa sull’importanza di imparare da Dio stesso, perché oggi si confonde l’amore con cose che non c’entrano, come la possessività e la gelosia. L’amore per noi cristiani, poi, è anche una “luce”, e imparare ad amare davvero ci aiuta a progredire anche nel cammino del discernimento, nel capire, cioè, cosa lo Spirito ci suggerisce come missione per dare senso alla nostra vita.
Come si diventa liberi di amare?
In questi anni ho vissuto accanto a centinaia di giovani che hanno cercato la libertà e la felicità per le strade che il mondo propone con prepotenza, ritrovandosi imprigionati in carceri infernali. Oggi tutti cercano la libertà, ma quella che la società “regala” è un’illusione, perché spinge ad affermarsi sugli altri per cercare il successo, facendo di tutto per un like in più sui social. Così ci si ritrova schiavi di mille catene. Perfino nelle scuole più rinomate, la grande maggioranza degli studenti che incontriamo vive imprigionato in qualche dipendenza. Parliamo non solo di eroina e cocaina, ma soprattutto di nuove schiavitù, come la sessodipendenza, la social addiction, il gaming, la dipendenza da cibo spazzatura, lo shopping compulsivo. Ma, quindi, qual è la verità che «rende liberi»? È Gesù stesso che ce lo rivela, dicendo: «Io sono la verità». Per me, e per migliaia di giovani che sono passati nella comunità “Nuovi orizzonti”, approfondire ciò che Dio è venuto a dirci per essere pienamente liberi è stato fondamentale.
Spesso tra i giovani si ha timore di usare la parola “vocazione”. Cosa c’entrano i nostri desideri con quelli di Dio?
C’entrano eccome. Basti pensare che, come cristiani, noi crediamo che il nostro Dio è prima di tutto “amore”, è il Verbo che si è fatto carne e ci ha amati tanto da dare la vita per noi. E se Dio per noi è morto in croce, in quello che ci ha detto c’è anche il segreto della felicità. È chiaro che chiunque ama desidera la felicità dell’altro, con la differenza, però, che noi non siamo capaci del suo amore infinito, mentre Dio desidera per noi una realizzazione che è, da sempre, quanto di più bello si possa immaginare. Oggi la parola “vocazione” è unita all’idea di dover diventare suora o prete, ma in realtà si tratta di scoprire giorno dopo giorno quel fantastico disegno che il Signore, il più grande degli artisti, ha sognato per ciascuno di noi. Possiamo fare della nostra vita il capolavoro che abbiamo sognato noi, o scegliere di metterci in ascolto dello Spirito Santo, per realizzare l’opera d’arte che Dio ha sognato per noi.
Lei parla della Madonna come della consacrata per eccellenza, ed era sposata. Che significa vivere da “consacrati”?
Dimentichiamo spesso che noi siamo tutti consacrati in virtù del battesimo, come dicono il Catechismo e Lumen gentium. Sapere che la Sposa di Dio per eccellenza, Maria, era comunque anche sposa di un uomo, mi ha sempre colpito tantissimo. Per diritto canonico, il “consacrato” è colui che è “tutto di Dio”, anche nella scelta di non sposarsi, tuttavia il termine “consacrazione” in lingua italiana vuole dire “appartenere totalmente” a una causa o una persona. Questa vocazione universale alla santità, dunque, non è per quei pochi che si sentono chiamati alla vita consacrata, ma per ciascun cristiano. La nostra è una vocazione all’amore.
Che c’entrano le nostre fragilità in questo cammino?
Ho scoperto, in tanti anni passati accanto a giovani con storie veramente drammatiche, per non dire infernali, di abusi, violenze, tentati suicidi, che nella vita puoi cercare il divertimento e le ricchezze quanto vuoi, ma la croce è una condizione da cui nessuno può essere esonerato. Abbiamo, tuttavia, la possibilità di scegliere se viverla con le sole nostre forze, oppure affidarci a un Cireneo di eccezione, che è Dio stesso.
I capitoli si concludono con delle domande per la riflessine e alcuni impegni. Perché?
Nel percorso di Spiritherapy cerchiamo insieme di conoscerci meglio, con le nostre ferite, le povertà e le fragilità, per poi trasformare queste in punti di forza. Tentiamo di riscoprire nella spiritualità quelle “perle di luce” che spesso il mondo ci oscura. Il cammino è costituito da due momenti fondamentali: uno riguarda la conoscenza di sé e delle trappole che ci impediscono di amare, l’altro si basa sull’approfondimento della Parola di Dio. Questo libro, come tutti i precedenti, riflette una tappa di un percorso nato nella nostra comunità, che nel tempo ha portato migliaia di giovani, oggi circa 700mila, a prendere l’impegno di vivere seriamente il Vangelo nella propria vita, per testimoniare la gioia piena che nasce dalla Parola di Dio. In ogni capitolo c’è un paragrafo finale con impegni concreti e domande per la riflessione personale, che sono la parte più importante. Si tratta di allenamenti che aiutano a sostituire gli atteggiamenti non sani che ci impediscono di vivere la vita in pienezza, con altri che ci insegnano ad amare davvero.

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