venerdì 27 marzo 2020
E' morto a 89 anni a Pistoia uno dei personaggi più vicini al sacerdote fiorentino, che nel 2000 lasciò il sacerdozio per poi sposarsi. Lo ricordava «come si ricorda un babbo, un amico, un santo».
Ezio Palombo con Sandra Gesualdi

Ezio Palombo con Sandra Gesualdi

COMMENTA E CONDIVIDI

Colpito dal coronavirus, si è spento giovedì all’età di 89 anni nell’ospedale di Pistoia Ezio Palombo, uno degli amici intimi di don Lorenzo Milani. Il suo nome ricorre spesso nella corrispondenza del priore di Barbiana come anche nelle opere che gli sono dedicate. Palombo aveva lasciato il sacerdozio: il suo ultimo incarico pastorale nel Pratese, a Vaiano, nel 2000. Si era poi sposato. La sua "zona" era la Calvana, dov’era stato responsabile di una casa famiglia per giovani alle prese con le dipendenze. Aveva inciso profondamente nella vita di don Milani perché era stato proprio lui a portargli in canonica Michele e Francuccio Gesualdi, i primi dei suoi ragazzi di Barbiana, pugliesi, che vivevano in condizioni precarie con la loro mamma a Prato. Nel ’98, in occasione dell’uscita del film Rai su don Milani, gli era stato chiesto come lo ricordava: «Il film – disse – mi sembra fedele nella sostanza, ma giudicare con distacco è difficile per me come per chi è stato investito direttamente della simpatia di Lorenzo. Come lo ricordo? Come si ricorda un babbo, un amico, un santo». Celebre una lettera del ’53, nota come "del ping-pong", che gli scrisse il priore: «Non mi pare che risulti che Gesù andasse a cercare i peccatori tanto quanto che erano loro a cercarlo... Eppure se li avesse voluti poteva far comparire ben altro che un ping-pong per attrarli! Quando fu morto e ben fallito i milioni di uomini che lo hanno cercato e trovato non lo hanno fatto perché lui e la sua croce e la sua legge fossero molto attraenti, ma perché erano loro che si sentivano vuoti e disperati e bisognosi di lui... L’unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto (cioè in grazia di Dio), mirare in alto (per noi e per gli altri)».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI