mercoledì 23 maggio 2012
​Otto coltellate per vendicare il tentato stupro della figlia. Sarebbe questo il movente dell'assassinio di Giuseppe Niglio, il 66enne ucciso questo pomeriggio davanti al portone d'ingresso della stazione dei carabinieri di Santa Maria, frazione di Castellabate, nel Cilento. L'assassino è un cittadino tunisino di 49 anni.
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Otto coltellate per vendicare il tentato stupro della figlia. Sarebbe questo il movente dell'assassinio di Giuseppe Niglio, il 66enne ucciso questo pomeriggio davanti al portone d'ingresso della stazione dei carabinieri di Santa Maria, frazione di Castellabate, nel Cilento. Sembra ormai non vi siano infatti più dubbi sulle cause che hanno armato la mano di Moukhtar Rihai, tunisino di 49 anni.Tutto sarebbe iniziato questa mattina, quando la figlia del cittadino extracomunitario, una 16enne, sarebbe stata fatta salire a bordo della propria auto da Niglio con la scusa di accompagnarla a scuola a Vallo della Lucania, Comune distante una trentina di chilometri da Castellabate. Ma durante il tragitto, l'uomo avrebbe improvvisamente svoltato in un'area isolata, nei pressi della diga artificiale dell'Alento, tentando di abusare della ragazzina. Dieci minuti di autentico terrore, durante i quali la minorenne si sarebbe opposta con tutte leforze, al punto da spingere Giuseppe Niglio a desistere.Accompagnata a scuola, la ragazza avrebbe informato dell'accaduto i genitori che si sono precipitati da leiaccompagnandola all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Qui, i sanitari hanno riscontrato alcune piccole lacerazioni nelle zone intime. Decisi a denunciare la tentata violenza, i tre si sarebbero quindi recati alla stazione di Santa Maria, dove non è giunto però il padre della ragazza. Moukhtar Rihai si è infatti messo alla ricerca di Niglio che ha incrociato a circa duecento metri dalla caserma, in piazza Padre Pio. Dopo averlo aggredito, l'uomo ha estratto un coltello colpendolo ripetutamente fino al colpo di grazia, inferto proprio davanti alla stazione dei carabinieri, dove Niglio si era diretto in undisperato tentativo di salvarsi. Arrestato sul posto, il cittadino tunisino è stato interrogato e, quindi, trasferitonel carcere di Vallo della Lucania. Fissato a venerdì dal sostituto procuratore di Vallo della Lucania Valeria Palmieri l'esame autoptico sul corpo di Niglio. Giuseppe Niglio era molto conosciuto tra i compaesani. Pescatore, padre di due figli, avrebbe dovuto assistere domani al matrimonio del figlio 28enne.
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