domenica 15 novembre 2020
Nel paesino natale di padre Pio un progetto culturale per rilanciare il cuore d'Italia: artisti scelti da una commissione creeranno opere d'arte. E nel 2022 anche una residenza per artisti
Un panorama di Pietrelcina

Un panorama di Pietrelcina - Angelo Masone

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È possibile far rivivere l’anima del Rinascimento in Italia e nel mondo? Far reincontrare arte contemporanea, spazio pubblico, spiritualità? E non dalle capitali riconosciute dell’arte e dell’economia, ma dal cuore del Paese: quello più sperduto, che si sta spopolando, l’Appennino d’Italia? Sono una serie di interrogativi complessi a cui si trovano di fronte da anni la classe politica che amministra le aree interne ma anche il mondo dell’arte più avvertito.

Una sfida da far tremare i polsi a chiunque. E che ha lanciato nei mesi scorsi proprio il vescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca. Ma è una sfida che è stata raccolta a Pietrelcina, il paesino natale di Padre Pio, nel cuore più genuino del Sannio e d’Italia, con il progetto 'Art Soul', che punta a offrire ai giovani della Campania interna una ragione nuova per rimanere a casa e farla rinascere. Il progetto – che ha tra i partner l’istituto di credito Bper – è semplice: una commissione d’arte contemporanea composta dai maggiori esperti italiani sceglierà ogni anno un artista, il quale realizzerà un’opera da installare a Pietrelcina.

Ogni anno le opere si depositeranno nel paesino di San Pio, come strati di varie ere geologiche, diventando un museo all’aperto da visitare, ma anche una sfida a coniugare lo spazio pubblico con la spiritualità e l’arte contemporanea.

La commissione, presieduta da Vincenzo Trione, ordinario di Arte e media allo Iulm di Milano, tra i maggiori critici d’arte italiani, è composta da Gianfranco Maraniello, ex direttore del 'Mart', Margherita Guccione, direttore generale per la creatività del Mibact, Laura Valente, presidente del museo 'Madre' di Napoli, Massimo Donà, professore di Filosofia teoretica all’Università San Raffaele di Milano, Gianluca Peluffo, architetto fondatore dello Studio Peluffo & Partners e ricercatore all’Università Kore di Enna, Anna Luigia De Simone, associata di Cinema, fotografia e televisione allo Iulm, segretaria della Commissione.

«Spiritualità, arte contemporanea e spazio pubblico. Questo triangolo negli ultimi cinquant’anni è venuto meno. Cominciare a parlarne partendo da un luogo di grande importanza religiosa e visibilità, non solo nazionale, come Pietrelcina, incontaminato luogo natale di San Pio – spiega Vincenzo Trione, che attualmente ricopre le cariche di preside della Facoltà di Arti e turismo allo Iulm e di presidente della Scuola dei Beni e delle attività culturali del corrispondente Ministero –, ma anche cuore dell’Italia interna, è un’opportunità per riannodare i fili di questa fruttuosa relazione che nei secoli passati ha dato tanto al nostro Paese e al mondo in bellezza, arte e cultura in generale. La nostra commissione e il progetto che porta avanti sono il primo momento di un discorso concreto che prova a ripartire dall’Italia che non ti aspetti».

Il progetto prevede che dal 2022 l’opera d’arte sia accompagnata da residenze per artisti nel borgo antico di Pietrelcina, dove pittori, videomaker, creatori digitali abiteranno nelle vecchie abitazioni in pietra, in modo da incentivare l’area anche come incubatore culturale.

Il tema scelto è quello dei 'Migranti', individuato per legare idealmente Lampedusa, porta d’Europa, con Pietrelcina, porta dell’Anima. L’installazione della prima opera è prevista per Natale o i primi del 2021. «Il nostro tentativo – spiega il primo cittadino dell’ameno borgo sannita, un vero 'Pietrelcinashire' – è offrire nuova speranza ai nostri giovani. Una gara per la bellezza e il rinascimento dell’Italia interna».

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