martedì 20 febbraio 2018
Romania, Italia e Ucraina i primi tre Paesi con la maggiore incidenza di casi. L'ufficio europeo dell' Organizzazione mondiale della sanità: più di 20mila casi e 35 vite perse
Ansa

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Nel 2017 il morbillo ha ucciso 35 persone in Europa. L'epidemia ha colpito complessivamente 21.315 persone, il 400% in più rispetto al 2016. L'Italia è il secondo Paese più colpito con 5.006 casi registrati nell'ultimo anno, meglio solo di Romania con 5.562 persone colpite ma peggio di Ucraina con 4.767 casi. Sono questi infatti i primi tre Paesi europei con la maggiore incidenza di persone colpite, secondo i dati diffusi dall'ufficio europeo dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità.

Dei 53 paesi della regione europea dell'Oms, 15 - cioè 1 su 4 - hanno avuto epidemie con più di 100 casi. I primi tre sono stati Romania (5562), Italia (5006) e Ucraina (4767). Qui, a facilitare la diffusione del morbillo c'è stata la somma di più fattori secondo l'Oms: il calo complessivo del tasso di copertura vaccinale, più consistente nelle fasce di popolazione più emarginate, l'interruzioni nelle forniture vaccinali e sistemi di sorveglianza delle malattie che non hanno funzionato a pieno regime.

Gli altri paesi con vaste epidemie, anche se molti dei quali in calo, sono stati Grecia (967), Germania (927), Serbia (702), Tagikistan (649), Francia (520), Russia (408), Belgio (369), Regno Unito (282), Bulgaria (167), Spagna (152), Repubblica Ceca (146) e Svizzera (105).

"Più di 20mila casi e 35 vite perse per il morbillo sono una tragedia che semplicemente non possiamo accettare", ha commentato
Zsuzsanna Jakab, direttore dell'Oms Europa.

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