martedì 15 settembre 2020
Mons. Oscar Cantoni in un’intervista al Tv2000: « Don Malgesi lascia l’insegnamento di amare i poveri in qualunque situazione, da qualunque provenienza e da qualunque religione»
Il vescovo Cantoni: «Don Roberto è un martire della carità»
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“Viviamo nella fede un profondo senso di vicinanza a colui che possiamo definire un martire della carità. Era un prete veramente evangelico che si è donato a tutti con una semplicità di cuore e con una gratuità veramente invidiabile”. Lo ha detto il vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni, in un’intervista al Tg2000 in merito all'uccisione di don Roberto Malgesini.

“La nostra Chiesa”, ha proseguito il vescovo di Como, è “in viva sofferenza in questo momento come già in tempi recenti a causa di altre morti che ci hanno addolorato”. Don Malgesini, ha concluso il vescovo, “lascia l’insegnamento di accostarci a tutti, a partire dai poveri che egli riconosceva come la carne di Cristo e di servirli, di amarli in qualunque situazione, da qualunque provenienza e da qualunque religione”.

Questa sera, 15 settembre, alle ore 20.30, nella Cattedrale di Como, il Vescovo presiederà il Santo Rosario, durante il quale si pregherà per don Roberto, per la sua famiglia e anche per colui che lo ha colpito mortalmente. Il Rosario, poiché gli ingressi in Cattedrale sono limitati per il contenimento da coronavirus, sarà trasmesso il diretta sul canale YouTube de “Il Settimanale della diocesi di Como”.

Don Roberto, nativo di Regoledo di Cosio, aveva compiuto 51 anni lo scorso mese di agosto. Ordinato prete nel giugno 1998 era stato vicario prima a Gravedona (fino al 2003), poi a Lipomo (dal 2003 al 2008). Dal 2008 era collaboratore a San Rocco, poi divenuta, con San Bartolomeo, comunità pastorale “Beato Scalabrini”.

Ecco la dichiarazione del vescovo Cantoni.

«Siamo umanamente colpiti dalla morte per assassinio di don Roberto, ma viviamo intensamente nella fede questo drammatico lutto, nel giorno in cui celebriamo la memoria di Maria Addolorata, un giorno importante anche perché ricorre l’anniversario della morte di don Pino Puglisi. I Santi si ricorrono… Sono convinto che don Roberto sia stato un “Santo della Porta accanto”, per la sua semplicità, per l’amorevolezza con cui è andato incontro a tutti, per la stima che ha ricevuto da tanta gente, anche non credente o non cristiana, per l’aiuto fraterno e solidale che ha voluto dare a tutti a questa città, che ha tanto bisogno di imparare la solidarietà, perché questo è il nuovo nome della pace.

Don Roberto ha svolto il suo ministero in una dimensione veramente pastorale, si è donato a tutti perché, mi ripeteva spesso, “I poveri sono la vera carne di Cristo”. Il suo servizio era rivolto alle singole persone per poter far sperimentare la tenerezza di Dio che si piega e si china sulle persone bisognose. Vi invito tutti a pregare, quelli che potranno, questa sera si ritroveranno in Cattedrale, pregheremo per don Roberto, per la sua famiglia ma anche per colui che lo ha ucciso».

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