
Cosa prevedeva la norma contestata dal Quirinale e che è stata tolta dal "decreto Infrastrutture"?
I tecnici del Quirinale hanno manifestato perplessità su due commi di un articolo della bozza del decreto che, di fatto, avrebbero “centralizzato” i controlli antimafia esclusivamente in una struttura del ministero dell’Interno, quindi di tipo politico. L’obiettivo: abbreviare l’attuale procedura che vede in campo, a esempio, anche le prefetture, derogando ad alcune procedure previste dal Codice antimafia per opere di così grande rilievo.
Cosa non andava nella norma?
In primo luogo il fatto che non ci fosse nella bozza preventivamente inviata al Quirinale: è comparsa solo poche ore prima del Cdm. Inoltre il Colle la giudica inopportuna davanti a un’opera che nelle previsioni sarà conclusa solo nel 2032, che costerà in totale 14 miliardi di euro (incluse le opere collegate) e che per di più tocca due regioni notoriamente esposte a rischi d’infiltrazione mafiosa.
Perché la Lega non ci sta?
In primo luogo perché deroghe simili sono state già adottate per eventi speciali, come le Olimpiadi 2026 e l’Expo (che, però, avevano quindi un’urgenza), oltre che in occasione di eventi tragici come terremoti, ecc. Inoltre perché, in qualche modo, si mette in dubbio l’efficacia della struttura specifica del Viminale. Questo fino alla nota della Lega di venerdì sera che, dopo contatti intercorsi fra Matteo Salvini e la premier Giorgia Meloni, pare aver fatto rientrare il caso ribadendo l'intento di non "venire meno alla piena collaborazione istituzionale" con la presidenza della Repubblica, di cui saranno accorti i "preziosi suggerimenti".
Cosa cambia per i tempi dell'opera?
Al di là di questa polemica, manca ancora un passaggio chiave: il sì del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) al progetto definitivo del ponte, un ok atteso entro due settimane. Per l’avvio dei cantieri (Salvini lo vorrebbe entro l’estate) serve poi una risposta dell’Unione Europea all’informativa mandata dal governo sui rischi ambientali, legati anche al passaggio degli uccelli. Risposta che, tuttavia, è solamente consultiva e non potrà in ogni caso bloccare il via.