giovedì 30 marzo 2023
Tagliata la tela che illustra il progetto e disegnate immagini volgari per terra. Uno spregio contro qualcosa che sarà utile a tutta la comunità. Ma preoccupa di più l'indifferenza della gente
Un'immagine di repertorio della sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro

Un'immagine di repertorio della sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro - Archivio

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Atti vandalici, ancora una volta, per colpire i locali in uso al Centro di accoglienza Padre Nostro dove sorgerà il poliambulatorio di prossimità a Brancaccio in via San Ciro in un bene confiscato alla mafia. È' stata tagliata la tela che rappresenta ciò che sarà realizzato a Brancaccio, e disegnati graffiti volgari per terra.

"Mi stupisce sempre più l'indifferenza dei tanti abitanti di Brancaccio e in particolar modo di via San Ciro, che abitano di fronte ai locali in questione - dice il presidente del centro Padre Nostro, Maurizio Artale -. È chiaro che gli squarci nella tela aperti con un taglierino sono d'immediata esecuzione e, quindi, magari, non se ne sia accorto nessuno; ma i disegni a terra richiedono più tempo e applicazione, specialmente se realizzato da un ragazzino".

È come se, viene da dire, parte della gente del posto non volesse qualcosa che può essere utile anche per loro. Un atteggiamento contrario ai propri interessi che può essere compreso solo ammettendo una presenza mafiosa nella zona. Del resto il Centro di accoglienza Padre Nostro fu fondato da dono Pino Puglisi, ucciso dalla mafia, per aiutare il quartiere a risollevarsi.

Già nei mesi scorsi erano stati rotti due paletti di ferro che delimitano l'area, con una catena, per posteggiare macchina e moto, e sono stati ripristinati. E in passato sono stati diversi gli atti intimidatori e vandalici contro le strutture legate al centro Padre Nostro.

"Quanto siamo lontani ancora da quel "Se ognuno fa qualcosa tanto si potrà fare" del Beato Giuseppe Puglisi di cui quest'anno ricorre il Trentennale del suo Martirio? - È l'amara riflessione di Artale -. Ripareremo la tela ma non cancelleremo il disegno, affinché rimanga da monito a chi quegli attributi raffigurati non li ha neanche per fare una telefonata anonima".

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