lunedì 6 settembre 2010
Un geometra di 70 anni, Silvio Pellicanò, è stato ucciso nell'androne di casa con tre colpi di pistola. Dipendente dell'Amat in pensione, l'uomo non aveva precedenti penali. Nella notte la polizia ha interrogato parenti e familiari, gli investigatori non escludono nessuna pista.
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Un geometra di 70 anni, Silvio Pellicanò, è stato ucciso dentro l'androne di casa con tre colpi di pistola in via Cimabue a Palermo. L'allarme è stato dato dagli abitanti dell'edificio che hanno sentito i colpi di pistola, che hanno colpito l'uomo al torace, mentre stava rientrando in casa con la moglie. Secondo prime notizie la vittima non aveva precedenti penali.  Pellicanò era un dipendente dell'Amat, l'azienda trasporti urbani di Palermo, in pensione. Una delle prime ipotesi per spiegare l'omicidio è che l'uomo sia stato vittima di una rapina, abbia reagito e sia stato ucciso. Ma si tratta d' ipotesi investigative fatte a caldo, con ancora il cadavere della vittima per terra in una pozza di sangue nell'androne dello stabile. Via Giovanni Cimabue si trova nel quartiere Uditore vicino alla circonvallazione della città, non lontano da via Bernini dove il capomafia Totò Riina abitò con la famiglia negli ultimi anni di latitanza.Nel corso della notte la polizia, che conduce le indagini sulla vicenda, ha interrogato parenti e familiari di Pellicanò. Gli investigatori non escludono alcuna pista, compresa la rapina finita nel sangue. Intanto stanno indagando sulla vita privata della vittima a caccia di eventuali elementi utili alle indagini.
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