venerdì 2 giugno 2017
Minniti: grandissimo successo investigativi era inserito nell'elenco dei cinque più pericolosi. Era nascosto in un rifugio ricavato sopra al camino nella sua abitazione a San Luca
Il latitante Giuseppe Giorgi (foto fornita dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria)

Il latitante Giuseppe Giorgi (foto fornita dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria)

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I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato questa mattina il latitante di 'ndrangheta Giuseppe Giorgi, di 56 anni, detto "u capra". Giorgi era ritenuto elemento di vertice della cosca Romeo alias "Staccu". Il latitante è stato bloccato a San Luca, nella sua abitazione. Giorgi era ricercato dal 1994 ed il suo nome era inserito nell'elenco dei 5 latitanti più pericolosi d'Italia. Deve scontare una condanna a 28 anni e 9 mesi per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

"Bravi, mi avete preso" ha detto ai carabinieri che lo hanno arrestato dopo averlo scovato in un rifugio ricavato sopra il camino della sua abitazione. Giorgi, subito dopo essere uscito dal rifugio, ha anche cercato di tranquillizzare le due figlie, una di 26 e una di 24, che si sono lasciate andare a scene di disperazione. "Si sapeva - ha detto rassegnato l'uomo alle figlie - che prima o poi doveva finire".

Per l'importante operazione, il ministro dell'Interno, Marco Minniti, si è congratulato con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. "L'arresto di Giorgi, già condannato per associazione mafiosa finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi - ha sottolineato il ministro Minniti - è un grandissimo successo investigativo che conferma il quotidiano impegno sul fronte della criminalità organizzata delle Forze di Polizia e della
Magistratura"


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