martedì 19 dicembre 2017
Cambia la web tax, dimezzata dal 6 al 3%. Niente imposta sull'e-commerce. Voucher agli assistenti negli stadi
Mini-concessione alle famiglie: più alto il reddito dei familiari a carico
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Cambia la web tax, arriva l’aumento delle soglia di reddito per considerare figli e familiari fiscalmente a carico (ma forse al prezzo di limitazioni al bonus bebé), mentre si lavora ancora sul capitolo lavoro. Procedono a singhiozzo i lavori della commissione Bilancio della Camera e slitta a domani l’approdo in aula della manovra.

Ieri pomeriggio è arrivato un primo gruppo di emendamenti del relatore della legge, il presidente della commissione Finanze Francesco Boccia (Pd). Tra le novità c’è l’obbligo per le Poste italiane di svolgere il servizio postale universale anche per i pacchetti e comunque per i pacchi fino a 5 chilogrammi e, appunto, una nuova formulazione della web tax rispetto al testo uscito dal Senato.

La nuova versione del prelievo non si applica all’e-commerce (tipo gli acquisti su Amazon o simili) come inizialmente era stato ipotizzato e che secondo alcuni avrebbe comportato una sorta di aggravio del-l’Iva a carico del consumatore. La tassa resta dovuta invece alle sole cessioni di servizi con un’aliquota ridotta dal 6% al 3 per cento ma salta la possibilità per le imprese residenti di compensare quanto versato con il meccanismo del credito d’imposta.

L’imposta digitale riguarda solo i soggetti che effettuano oltre 3mila transazioni di servizi nell’anno solare e l’entrata in vigore resta fissata al 1° gennaio 2019. «La base imponibile viene stimata in 6.342 milioni di euro: applicando l’aliquota del 3% si determina un gettito annuo di competenza di circa 190 milioni di euro», spiega la relazione tecnica presentata. Il gettito stimato del vecchio testo era di 114 milioni. Per quanto riguarda i familiari a carico, si va verso un aumento da 2.800 a 4.000 euro annui della soglia di reddito sotto la quale un figlio può essere considerato a carico. Sul tema i capigruppo hanno trovato un accordo politico e l’emendamento è in arrivo.

A darne l’annuncio ieri è stata dagli esponenti di Ap, Laura Bianconi e Paolo Tancredi. Ma anche il Pd rivendica la paternità della misura, che era stata già presentata senza successo in Senato, con Stefano Lepri ed Ernesto Preziosi. L’intesa porterebbe però a nuove modifiche al bonus bebé, che verrebbe prorogato solo per il 2018. In via di definizione nella notte la questione lavoro. Un emendamento già approvato stabilisce che gli steward impiegati negli stadi potranno essere pagati con i nuovi voucher, cioè attraverso un apposito libretto nominativo e prefinanziato nel limite di 5mila euro.

La misura ha provocato acceso dibattito tra i deputati, con Cesare Damiano che, ricordando la presenza di altri emendamenti che chiedono di ripristinare la possibilità di pagare coi voucher altre categorie, come Onlus e Ong, ha paventato il rischio che si torni a platee troppo ampie. Da risolvere invece la questione contratti a termine dopo che la Commissione Lavoro aveva dato via libera alla riduzione da 36 a 24 mesi del limite massimo.

Una posizione sostenuta anche dal governo e che potrebbe affiancarsi a una riduzione da 5 a tre delle proroghe contrattuali permesse. C’è poi la richiesta di aumentare le mensilità minime (attualmente 4) da riconoscere ai lavoratori in caso di licenziamento senza giusta causa, ma su questo il governo dice no. Tra e altre novità, la parziale retromarcia sulla stretta sulla vendita delle sigarette elettroniche, introdotta in Senato con il decreto fiscale. Cade infatti il divieto totale di vendita online perché sul web si potranno comunque acquistare i 'dispositivi meccanici ed elettronici', cioè gli ’'svapatori'. Arriva anche un chiarimento salva-negozi, che precisa quali strutture possono essere autorizzate alla vendita oltre ai tabaccai.

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