mercoledì 10 luglio 2019
A Pescara città, case e negozi allagati, sale operatorie bloccate in ospedale. Un morto ad Osimo, colpito da infarto durante la tempesta
Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance (Ansa)

Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance (Ansa)

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C'è ancora allerta per il maltempo che nelle ultime ore ha colpito in particolare tutta la costa Adriatica. Danni ingenti a strutture ricettive turistiche dopo la bufera di pioggia e grandine di ieri pomeriggio. Diversi gli stabilimenti balneari in Abruzzo e nelle Marche dove c'è stato il fuggi fuggi di turisti e dove sono volati - a distanza notevole - ombrelloni e lettini, portati via dal vento che secondo alcuni esperti meteo ha toccato punte anche di 150 km/h.

Particolarmente colpita poi la riviera del Conero, dove molte strutture turistiche sono state danneggiate da alberi che il vento ha buttato giù. I video sulla rete web mostrano la devastazione portata dal vento sulla spiaggia di Numana, zona dove è forte la presenza di villeggianti e turisti. La tempesta di pioggia e vento che ieri ha provocato la caduta di numerosi alberi, oltre ad allagamenti e incidenti, e registrato anche un morto, un uomo di 72 anni colpito da infarto nel pomeriggio di ieri a Osimo durante la bufera.

A Pescara danneggiati tetti e auto, vetri infranti. Almeno 18 feriti, anche una donna incinta. L'acqua ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie, i seminterrati sono completamente allagati e fuori uso le cucine e la farmacia. Nel parcheggio dipendenti l'acqua ha raggiunto i due metri: decine le auto distrutte. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dai veicoli trascinati dall'acqua. "Le strade sono praticamente tutte bloccate - spiega il sindaco di Pescara, Carlo Masci - sulla città si è abbattuta una grandine con chicchi grandi come palline da baseball, una cosa mai vista. La situazione è di emergenza, sono stati messi in campo tutti volontari della protezione civile, tecnici comunali e ditte private, subito dopo la grandinata ho sentito il presidente del Consiglio regionale, che si è attivato per la dichiarazione di stato di emergenza".

Anche in provincia di Pesaro-Urbino, il maltempo ha interessato soprattutto il litorale: nella città capoluogo si sono registrati anche diversi black-out elettrici e alcune auto sono state pesantemente danneggiate dalla violenza del vento e dalla grandine. Danni gravi anche a Fano e Gabicce Mare e disagi significativi alla viabilità delle zone interne, soprattutto per la presenza di rami lungo le strade.

Panico tra i turisti sulle spiagge di San Benedetto del Tronto e Grottammare, dove sono volati ombrelloni, lettini e suppellettili. Nel Fermano, tre persone sono state ferite: erano all'interno di due vetture che, a Porto Sant'Elpidio e a Campofilone, sono state sfondate dalla caduta di due alberi di grandi dimensioni. A Montegranaro, invece, è stato scoperchiato il tetto di uno stabilimento artigianale e dell'ex mattatoio. Disagi per una tromba d'aria nel Maceratese, dove si sono registrati significativi disagi alla viabilità, sia lungo la costa che nell'entroterra, con decine di chiamate ai vigili del fuoco e alle polizie municipali.

Bagnante sorpreso da nubifragio soccorso a Rimini

La Guardia Costiera di Rimini ha soccorso e recuperato un bagnante, sorpreso da un improvviso nubifragio. L'uomo, che si era aggrappato a alcune briccole, pali in legno a circa 500 metri dalla riva, è stato anche visitato dal 118 perché in stato di ipotermia e sotto choc. Verso le 9.40 un bagnino aveva chiamato la Capitaneria di Porto, segnalando la presenza del bagnante, in un'area vietata alla balneazione, vicino a vasche di laminazione del torrente Ausa. Probabilmente si era diretto lì per cercare riparo. Una motovedetta destinata al servizio di ricerca e soccorso è uscita e ha raggiunto l'uomo in difficoltà.

Treni interrotti su linea Ravenna-Rimini

La circolazione dei treni è attualmente interrotta sulla linea Rimini-Ravenna nei tratti compresi tra Cesenatico e Lido Classe e tra Russi e il capoluogo bizantino a seguito della violenta tromba d'aria di questa mattina. Oltre a Milano Marittima, dove una donna è
stata travolta da un pino divelto, si registrano danni e problemi anche a Lido di Classe e Lido di Dante. Diversi
sottopassaggi si sono allagati.

Catania avvolta dalle fiamme

E mentre il Centro è sott'acqua la Sicilia è invece in fiamme. L'arrivo del gran caldo con un forte vento di scirocco ha alimentato roghi che hanno messo a rischio la sicurezza di bagnanti, fatti evacuare via mare. Come accaduto la notte scorsa nel Trapanese,
a San Vito Lo Capo: un incendio ha lambito il villaggio Calàmpiso da dove sono state evacuate 750 persone a bordo di motopescherecci. Quando l'allarme è cessato i turisti, a bordo di pullman, hanno fatto rientro nella struttura alberghiera.

Un altro vasto incendio è divampato nel pomeriggio a Catania: sotto l"attaccò del fuoco sono finiti gli stabilimenti balneari con fiamme alte e fumo denso che hanno spinto i bagnanti impauriti a lanciarsi in mare. In 180 sono stati messi in salvo grazie all'intervento di motovedette e gommoni di capitaneria di porto, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia e carabinieri. Tra loro anche una sessantina di bambini, compresi 15 ragazzini di una colonia estiva. Tutti al sicuro, ma le fiamme hanno distrutto tre lidi, bruciato ombrelloni e cabine, mentre altri stabilimenti hanno subito dei danni. Danneggiate decine di auto che erano posteggiate sul viale Kennedy. Cinque le persone rimaste ferite: 4 da intossicazione da fumo, compreso un vigile del fuoco, e un bagnante che ha riportato delle fratture tuffandosi in acqua durante la 'fuga'.

Per spegnere l'incendio hanno lavorato da terra squadre dei pompieri, ma anche personale della polizia di Stato e del Comune e militari dell'esercito, con proprie autobotti, mentre in volo c'erano elicotteri dei vigili del fuoco, della forestale e della Marina militare. Tutti gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura di Catania che nel primo pomeriggio ha attivato la sala operativa. In serata la situazione è tornata sotto controllo, ma la zona è rimasta sotto osservazione.

Due roghi sono divampati anche nel Siracusano nella zona delle saline di Priolo Gargallo, vicino la centrale Enel Archimede, lungo il litorale di Agnone Bagni. L'incendio, di vaste dimensioni, ha fatto temere per la sorte dei fenicotteri ospitati nella Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, coinvolta dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Marina di Priolo, dove c'erano numerosi bagnanti, invasa dal fumo nero. In azione Vigili del fuoco, gli uomini della Forestale e della Protezione civile ed un Canadair. Il lavoro dei pompieri è stato reso difficile perché le fiamme sono state alimentate dal forte vento. Massima allerta per piccoli focolai anche a ridosso della zona industriale. Il tratto vicino Melilli dell'autostrada Siracusa - Gela è stato chiuso al traffico. Nella Sicilia dei 'roghi' fiamme sono divampate anche a Palermo e sulle vie di comunicazioni stradali principali dell'isola, con tratti di autostrade chiuse per spegnere le fiamme.


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