giovedì 21 dicembre 2017
Anziani in agonia uccisi nel Catanese con iniezioni letali nel trasporto verso casa in ambulanza. Il killer offriva poi i servizi funerari a pagamento alla famiglia e veniva pagato 300 euro a salma
Ambulanze della morte: anziani uccisi per lucrare sui servizi funerari
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Avrebbe ucciso tre anziani terminali durante il trasporto in ambulanza in ospedale iniettando aria in vena per poter offrire alle famiglie il servizio a pagamento di onoranze funebri. Queste "ricompensavano" il killer in ambulanza con 300 euro a salma.

Per le iniezioni letali i carabinieri di Catania hanno arrestato un uomo di 42 anni il barelliere Davide Garofalo. È accusato di omicidio volontario ai danni di tre persone anziane e malate, crimini che sarebbero stati commessi con l'aggravante di aver agevolato le attività illecite sia dell'associazione di tipo mafioso operante in Biancavilla e storicamente denominato clan Mazzaglia-Toscano-Tomasello, sia dell'associazione di tipo mafioso operante ad Adrano denominato clan Santangelo che, secondo le dichiarazioni di un pentito dalle quali è nata l'inchiesta, mettevano propri uomini sulle ambulanze. Sono oltre 50 i casi all'attenzione della Procura distrettuale di Catania di decessi avvenuti tra il 2012 e il 2016 sul quale sono stati svolti accertamenti. Di questi una decina, secondo le indagini dei carabinieri, hanno una maggiore pregnanza. Nell'inchiesta ci sono altri due barellieri indagati per episodi simili, a cui sono contestati gli stessi reati avvenuti su altre ambulanze.

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