
Sergio Mattarella interpreta sé stesso in un cortometraggio realizzato da Francesca Archibugi a sostegno della ricerca contro la disabilità. Il presidente della Repubblica è nell’inedita veste di attore per una causa benefica, in occasione della 35esima Maratona di Fondazione Telethon in programma fino a domenica sulle reti Rai.
Prodotto da Fandango con Rai Cinema il cortometraggio, dal titolo “Una giornata pazzesca”, racconta la storia vera di Maria Vittoria, per gli amici “Mavi”, una bambina di 10 anni affetta da SMA, atrofia muscolare spinale, una patologia neuromuscolare caratterizzata dalla progressiva morte dei motoneuroni, le cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento. La SMA colpisce circa 1 neonato ogni 10.000 e costituisce la più comune causa genetica di morte infantile: per questa patologia grazie a Fondazione Telethon sono stati finanziati 37 progetti di ricerca e coinvolti 51 ricercatori.
Nel “corto” Mavi, che vuole diventare una famosa giornalista, corona il suo sogno ottenendo di poter incontrare e intervistare il Presidente della Repubblica che la riceve con tutti gli onori al Quirinale, con i corazzieri che si mettono sugli attenti al suo ingresso in carrozzella.
La regista Francesca Archibugi svela qualche piccolo retroscena: «Questo è un piccolo film che mi ha regalato più emozioni di un kolossal: conoscere il lavoro di ricerca della Fondazione Telethon per le malattie rare dei bambini, l’incontro con lo spirito fantasioso e ottimista di Mavi, bambina di dieci anni malata di SMA e costretta dalla nascita alla sedia a rotelle, la bellezza e il privilegio di fare delle riprese al Quirinale e dirigere il presidente Mattarella. Che è anche una persona di una dolcezza e di un’ironia infinite. Dopo ogni ciak, sentivo che domandava a Mavi: secondo te come siamo andati?»
«Una giornata pazzesca è una storia che racchiude sogni e speranze, quelle della piccola e vulcanica Mavi e quelle dello studio e della ricerca Telethon. Ringraziamo la Fondazione Telethon e Rai Cinema, la regista Francesca Archibugi e tutti coloro che hanno partecipato, con ironia e disponibilità: la troupe e il cast, Mavi e la sua famiglia, il nostro Presidente Mattarella e tutto il suo staff», sostengono Domenico Procacci e Laura Paolucci, produttori di Fandango.
«Sono 19 anni che Rai Cinema è al fianco di Fondazione Telethon nella battaglia contro le malattie rare, nella convinzione che la potenza delle immagini e del cinema a volte superi quella delle parole», ha commentato Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato Rai Cinema. «Questo però è un anno speciale. Dall’idea di una delle autrici alla quale siamo più legati e affezionati come Francesca Archibugi, è nato un piccolo film che ha qualcosa di veramente unico».
«Trasmette un messaggio importante ai tanti ragazzi che vivono la sfida della disabilità», dice Ilaria Villa, Direttrice Generale di Fondazione Telethon. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca 698 milioni di euro, ha finanziato oltre 3.000 progetti con 1.771 ricercatori coinvolti e 637 malattie studiate. Ad oggi, grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo.
Questo è il diciannovesimo corto prodotto da Rai Cinema per Fondazione Telethon e sarà diffuso attraverso tutti i canali digitali della Fondazione, della Rai e di Fandango e sul sito del Quirinale.
Dal 20 al 22 dicembre il cortometraggio vine inoltre proiettato presso le 80 sale cinematografiche del circuito UniCi.