mercoledì 16 novembre 2022
Altre tre consorelle hanno ricevuto il divieto di dimora in Campania. Le indagini partite dopo una segnalazione. L'Istituto ospita minori in attesa di affido o adozione
L' istituto religioso Santa Maria della Provvidenza  a Casamicciola Terme sull'isola d'Ischia (Napoli) che ospita minori in attesa di affidamento, adozione o in affido dove sarebbero avvenuti i maltrattamenti

L' istituto religioso Santa Maria della Provvidenza a Casamicciola Terme sull'isola d'Ischia (Napoli) che ospita minori in attesa di affidamento, adozione o in affido dove sarebbero avvenuti i maltrattamenti - Ansa

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Schiaffi, tirate di capelli e altri maltrattamenti anche a bambini di quattro anni, ospiti di un istituto religioso ad Ischia. Per questo quattro suore sono finite nei guai. Il Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura ha disposto misure cautelari nei lor confronti in quanto gravemente indiziate, in concorso tra loro, di maltrattamenti nei confronti di minori, lesioni personali aggravate e violenza privata aggravata. Una è stata arrestata, le altre tre hanno ricevuto il divieto di dimora in Campania.

Il provvedimento trae origine da indagini scattate a seguito di una segnalazione di maltrattamenti in una struttura nella quale sono ospitati minori in attesa di affidamento, adozione o in affido dopo provvedimenti giudiziari, nonché minori ospiti esterni, a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori.

Il vescovo di Pozzuoli e di Ischia, Gennaro Pascarella, appena venuto a conoscenza del fatto ha espresso "sconcerto nell'apprendere degli episodi di maltrattamento di minori ad opera di alcune religiose dell'Istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola Terme".

"Ogni luogo educativo - fa sapere con una nota della diocesi -, tanto più un luogo educativo che si ispira ai valori del Vangelo e agli insegnamenti della Chiesa, dovrebbe essere un luogo sicuro, in cui l'educazione, l'accoglienza e l'istruzione favoriscono la crescita sana e integrale dei minori, senza alcun tipo di violenza e maltrattamenti".

Il vescovo, si legge ancora, "raccomandando alla Misericordia di Dio tutti coloro che sono coinvolti in questa triste vicenda, manifesta la sua piena fiducia nell'operato della magistratura, affinché facendo luce sull'accaduto possa arrivare al più presto ad esprimere un giudizio giusto e definitivo, in modo da restituire ai bambini coinvolti la serenità e l'equilibrio che i suddetti episodi hanno turbato".

Inoltre "per favorire tale serenità, laddove fosse ritenuto opportuno dalle autorità e dalle istituzioni competenti, la Diocesi, pur non essendo diretta responsabile dell'Istituto e delle religiose coinvolte, mette a disposizione un'équipe di professionisti per il sostegno psicologico ai bambini protagonisti, loro malgrado, di questa triste vicenda".




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