giovedì 12 gennaio 2023
Il sottosegretario Mantovano e Gualtieri presentano gli interventi per le «opere essenziali»: stanziati 2,3 miliardi. Il resto con un secondo Dpcm. Il sindaco ricevuto in Vaticano da papa Francesco
Il sindaco Gualtieri (a sinistra) e il sottosegretario Mantovano alla presentazione del decreto per il Giubileo

Il sindaco Gualtieri (a sinistra) e il sottosegretario Mantovano alla presentazione del decreto per il Giubileo - ANSA

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Due miliardi e 300 milioni di euro per 87 opere «essenziali e indifferibili» in vista del Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025. Che arriveranno a 4 miliardi con il secondo decreto. La Capitale e l’Italia si preparano al grande appuntamento religioso, con le sue importanti ricadute economiche. A presentare la prima fase delle opere sono

il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, affiancato dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, che è anche Commissario straordinario per l’evento. Una stretta alleanza tra governo locale e nazionale che fa ben sperare per il successo di un’operazione così complessa. Anche la premier Giorgia Meloni esprime il suo sostegno personale alle opere che il sindaco Gualtieri ieri mattina ha illustrato a Papa Francesco che l’ha ricevuto in udienza privata.

«Questo Governo ha lavorato fin dal suo insediamento per la firma del primo Dpcm», ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Roma e l’Italia intera - ha detto - si preparano a celebrare un evento indissolubilmente legato all’identità stessa della Città Eterna, che è Capitale del Cristianesimo e che ospita lo Stato della Città del Vaticano. C’è molto lavoro da fare ma, in stretta sinergia con la Santa Sede e Roma Capitale, assicureremo tutta la nostra collaborazione e il nostro impegno per far in modo che la Capitale e la Nazione siano pronti ad ospitare milioni di pellegrini da tutto il mondo e vivere un evento storico com’è il Giubileo».

Prima della conferenza, Gualtieri è stato ricevuto dal Pontefice. In quasi un’ora, secondo quanto si è appreso, hanno parlato del Giubileo, ma anche di pace, politiche sociali, sfide ambientali, decarbonizzazione, economia. Gualtieri ha poi raccontato al Papa del summit mondiale dei sindaci a Buenos Aires, nei mesi scorsi. Il Papa avrebbe definito Roma «città unica e meravigliosa», esprimendo speranza e incoraggiamento.

L'impegno a terminare in tempo gli interventi - l’apertura sarà a dicembre 2024 - è corale. «Quello di oggi è un atto fondamentale, e ringrazio il governo che ha lavorato tempestivamente dopo l’insediamento», ha aggiunto il primo cittadino. «Questo Giubileo mette la speranza, come detto dal Santo Padre, al centro. Il programma è frutto di confronto con tanti soggetti e del dialogo con la Santa Sede», ha ribadito. ​«C’è molto da fare», ha detto Mantovano, annunciando che la Presidenza già ieri ha cominciato a lavorare al secondo Dpcm». Riunioni quindicinali della cabina di regia sull’avanzamento dei lavori e - all’occorrenza - i poteri straordinari del Commissario dovrebbero garantire il rispetto dei tempi.

Cosa si farà a Roma? Quattro gli ambiti degli interventi per il Giubileo 2025: riqualificazione e valorizzazione; accessibilità e mobilità; accoglienza e partecipazione; ambiente e territorio. Per la riqualificazione dello spazio pubblico e la viabilità, sono stati individuati, tra gli altri, diversi interventi che riguardano l'area del Vaticano, come la realizzazione del sottovia di Piazza Pia e la pedonalizzazione di via della Conciliazione; il rinnovamento di piazza dei Cinquecento e stazione Termini; la riqualificazione dei percorsi pedonali via Ottaviano-San Pietro e stazione San Pietro. Grandi interventi anche su tutti i luoghi giubilari, a partire dalle basiliche. Per l'accoglienza, il progetto prevede la realizzazione di un ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, e un ostello per 20 senza dimora a Pietralata.

«Si dovrà fare presto e bene - ha detto Mantovano- mantenendo integre tutte le misure di prevenzione delle infiltrazioni» della criminalità. D’accordo Gualtieri: «Esiste un cronoprogramma per ogni opera, trimestre per trimestre, e, dove sarà necessario recuperare, eserciteremo i poteri del commissario come la riduzione dei tempi per la conferenza dei servizi». E Roma, assicura, «sarà una città più moderna, inclusiva e sostenibile».​​

Nuovi autobus, parcheggi sotterranei, metro rinnovate e più verde

Gli 87 interventi del primo Dpcm riguardano "Riqualificazione e valorizzazione" (32 progetti), "Accessibilità e mobilità" (23), "Accoglienza e partecipazione" (8), "Ambiente e territorio" (24). Nel primo ambito il rifacimento di 430 km di strade (330 a Roma e 130 nella città metropolitana), di tutti i lungotevere e dei ponti. Poi due nuovi parcheggi sotterranei a piazza Risorgimento e Lungotevere Castello, la riqualificazione delle aree delle basiliche ma anche dei sagrati di parrocchie, una per municipio. A Pietralata un centro di integrazione per disabili e un ostello da 20 posti per persone senza dimora. Molti interventi sul trasporto pubblico: lavori in 840 fermate di autobus che avranno 435 pensiline "intelligenti" con schermi touch-screen, 405 paline con display con tempi di attesa, una nupva ciclabile che unirà quella da Monte Mario-Monte Ciocci a San Pietro, poi parcheggi bus turistici in periferia, nuovi treni per le metro A e C, e manutenzione straordinaria delle linee metro A e B. Inoltre 755 autobus nuovi (su 1.057) di cui 269 ibridi, 344 a metano, 411 full electric. Riqualificazione del verde pubblico e sei nuovi parchi d’affaccio sul Tevere.


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