mercoledì 8 giugno 2022
Rahhal Amarri conosciuto come Said, 42 anni, originario del Marocco e gestore del Lido di Castel Volturno ha salvato due bambini in mare ma non ce l'ha fatta
Nella foto lo stabilimento balneare Lido dei gabbiani nel villaggio Coppola a Castel Volturno

Nella foto lo stabilimento balneare Lido dei gabbiani nel villaggio Coppola a Castel Volturno - Ansa

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Quando ha visto due bambini in difficoltà in mare, portati via dalla corrente, non ci ha pensato su e si è istintivamente tuffato per salvarli. Miracolosamente ci è riuscito, ma a riva non è mai tornato, stroncato probabilmente da un malore. Per il gesto di Rahhal Amarri, conosciuto anche come Said, non è arrivato nemmeno un grazie, poiché i bambini salvati assieme ai genitori sono corsi subito via.
Il fatto è avvenuto a Castel Volturno, comune del litorale casertano presso il Lido dei Gabbiani dove lavorava il 42enne, di origine marocchina.

Tra le 9.30 e le 10 di martedì mattina i due bambini di sei o sette anni, uno con i braccioli e l'altro senza, si sono tuffati e poco dopo la corrente che si insinua tra le scogliere ha iniziato a portarli verso il largo. I bambini hanno gridato per richiamare l'attenzione; Said e un'altra persona che si trovava sulla spiaggia vicino hanno sentito le loro urla e si sono subito buttati in acqua. Il 42enne marocchino è riuscito a salvare uno dei due bimbi, portandolo a riva, poi si è rituffato per salvare il secondo, verso cui stava nuotando anche l'altro soccorritore; quest'ultimo ha afferrato il bimbo e l'ha portato a riva, aiutato dal bagnino, mentre Amarri è rimasto dietro, colpito probabilmente da un malore.
Il bagnino a quel punto ha preso il pattino di salvataggio ed è andato a soccorrere Amarri, che però aveva perso i sensi. La piccola imbarcazione è giunta poco dopo a riva, il bagnino e l'altro soccorritore hanno tentato di rianimare il 42enne, ma è stato tutto inutile; altri tentativi sono stati effettuati dai militari della Capitaneria di Porto e infine dai sanitari del 118, che hanno usato un defibrillatore, ma il cuore di Amarri aveva smesso di battere.

Il gestore dello stabilimento balneare in località Pinetamare, Rahhal Amarri viveva da anni a Castel Volturno: l'uomo viene descritto chi lo conosceva come un grande lavoratore, un tuttofare. Francesco Pio Russo, il bagnino 20enne che ha poi portato in salvo il secondo bambino con l’aiuto di un pescatore, in un'intervista a Repubblica ha raccontato che «Said era come uno di famiglia, gli volevamo tutti bene. In pratica è come se lui mi avesse cresciuto. È qui da quando io avevo 6 anni. Lo consideravo un fratello. Si era integrato. Viveva da solo qui in Italia, aveva moglie e figlio in Marocco». Rahhal infatti viveva in un’abitazione dei gestori del lido e li aiutava da quattordici anni, tanto che stava per diventare anche comproprietario in qualità di rappresentante legale di una società che stava per prendere una parte dell’azienda che gestisce il lido. Il bagnino si è detto dispiaciuto perché i genitori dei due bambini se ne sono andati senza ringraziarlo. Il presidente della Camera Roberto Fico ha definito il gesto «eroico, che non possiamo dimenticare». Si ipotizza che la causa del decesso sia un arresto cardiocircolatorio.

Uno dei fratelli del 42enne, residente a Firenze, è stato avvertito e ha raggiunto oggi a Caserta l'istituto di medicina legale, dove si trova la salma di Amarri. Probabilmente sarà il fratello a decidere se chiedere o meno l'autopsia, anche se il fatto, dopo i primi accertamenti compiuti sul posto dal pm di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere, dalla Guardia Costiera di Castel Volturno e dai sanitari del 118, è stato già catalogato come un tragico incidente.


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