lunedì 21 maggio 2018
Senza seggi anche Forza Italia e FdI. Bene M5s che però dimezza rispetto alle politiche. Voto frammentato, non sarà facile mettere insieme il nuovo governo regionale
La Lega vola in Valle d'Aosta, Pd fuori dal Consiglio
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Dentro la Lega e fuori il Pd, così come Forza Italia e Fratelli d'Italia. Dopo vent'anni il Carroccio torna tra i banchi del Consiglio regionale della Valle d'Aosta sull'onda di un successo nazionale che lo spinge oltre il 17% conquistando 7 seggi su 35. Il Pd non raggiunge la soglia di sbarramento e per la prima volta dal 1946 gli eredi del Pci non sono rappresentati nell'assemblea della Regione autonoma. Restano fuori anche Forza italia e FdI

Meglio della Lega ha fatto solo l'Union Valdotaine che pur avendo lo stesso numero di consiglieri regionali ha ottenuto il il 19,2%%, in forte arretramento rispetto al 33% e ai 13 consiglieri del 2013. Il suo leader ed ex presidente della Regione Augusto Rollandin lascia sul terreno oltre 6 mila preferenze, acciaccato da una travagliatissima legislatura tempestata anche di inchieste giudiziarie.

Bene ma non benissimo il Movimento 5 stelle: con il 10,50% cresce rispetto alle regionali del 2013 (7%), ma arretra notevolmente dopo l'exploit delle politiche (24%) in cui aveva espugnato il collegio uninominale valdostano della Camera. Lo spazio occupato dalla Lega ha compresso la presenza delle altre forze autonomiste: Stella Alpina-Pnv 10,6% (4 seggi), Uvp 10,5% (4) e Alpe 9% (3). Sulla ribalta regionale compaiono anche due nuove sigle: Impegno civico 7,5% (3) e Mouv 7,1 (3).

Si aprono ora le grandi manovre per l'elezione del Presidente della Regione (eletto dall'assemblea, unico caso in Italia) e per la formazione del Governo regionale. Difficile immaginare la riproposizione in chiave regionale dell'asse Salvini-Di Maio.
Lega e M5s raggiungono insieme 11 seggi su 35, non sufficienti per fare una maggioranza. Il Carroccio ha già comunque messo le
mani avanti: "Sicuramente non faremo alleanze con l'Union Valdotaine, abbiamo un programma e vedremo chi ci sarà", spiega
la capolista Nicoletta Spelgatti. "Non abbiamo preclusioni per il Movimento 5 stelle che sarà anzi un interlocutore importante
- aggiunge - chiaramente noi presentiamo il nostro programma e gli alleati saranno alleati di programma".

Non fa mistero delle difficoltà che ci saranno per formare una maggioranza Ennio Pastoret, presidente dell'Union Valdotaine, ora alleata con Uvp e Pd: "Con un quadro politico così frammentato evidentemente ci saranno problemi a comporre una maggioranza". Il presidente della Regione uscente Laurent Viérin (Uvp) rilancia un'alleanza tra autonomisti: "Più che di asse Lega-Movimento 5 Stelle credo che ogni movimento rappresenti una propria sensibilità - dice - e che le forze che sono legate all'idea di autonomia debbano in qualche modo mettere in campo questa possibilità di dialogo tra di loro".

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