giovedì 26 maggio 2016
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Il vecchio servizio civile da ieri è finalmente diventato 'universale'. Ponendosi subito un primo grande obiettivo: arrivare a centomila giovani volontari l’anno. Già a partire dal 2017, come auspica il premier Matteo Renzi. Il riformato servizio civile riguarderà i giovani dai 18 ai 28 anni sia italiani, sia stranieri (purché «regolarmente soggiornanti ») che per essere ammessi dovranno partecipare a un bando pubblico. La durata del nuovo servizio civile universale non potrà essere inferiore agli otto mesi e non superiore ai dodici. Tra le principali e più significative novità previste dalla legge votata ieri alla Camera riguardo al servizio civile, c’è la possibilità di svolgerne una parte anche in un altro Paese europeo. Una sorta di «progetto Erasmus» che, in tema di servizio cicile, amplierà ciò che Italia e Francia hanno peraltro già messo in campo firmando una dichiarazione di intenti per avviare un progetto pilota che consenta a cento giovani volontari italiani e francesi di sperimentare uno scambio di servizio civile. Quanto alle competenze del riformato servizio civile, grande funzione propulsiva viene assegnata allo Stato a cui sono attribuiti «programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale», prevedendo inoltre la «realizzazione, con il coinvolgimento delle regioni, dei programmi da parte di enti locali, altri enti pubblici territoriali ed enti del Terzo settore ». A questi ultimi viene data la possibilità «di attivare autonomamente progetti di servizio civile con risorse proprie, da realizzare presso soggetti accreditati». Largo respiro, dunque, con una grande apertura ideale e pratica finalizzata «alla difesa non armata della patria », nonché alla «promozione dei valori fondativi della Repubblica» tra i giovani di inizio millennio, lontani anni luce dagli ideali patriottici di un tempo, ma anzi bisognosi di una nuova etica della cittadinanza e dei valori civici per una convivenza attiva.  Del resto, proprio la dicitura di servizio civile universale mira a proiettare una nuova luce anche sull’idea stessa di Europa e sul ruolo delle nuove generazioni, chiamate a una vera cittadinanza europea. Un’esperienza, quella del servizio civile (ora universale), che ha incontrato negli ultimi quindici anni, cioè dal varo della legge istitutiva (64/2001), una forte adesione da parte dei giovani, al punto che sono stati 350mila i volontari che l’hanno svolto in Italia in questi tre lustri. Con domande (più di 150mila nel 2015) ben superiori agli attuali 50mila posti disponibili. Un boom, se si pensa che l’anno prima erano state 93mila.
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