venerdì 23 ottobre 2020
Cresce l'allarme dei governatori per la seconda ondata della pandemia. Chiesto un nuovo lockdown. Una lettera-appello rivolta ai presidenti Mattarella e Conte dagli scienziati
Controlli in piazza Vittorio a Torino

Controlli in piazza Vittorio a Torino - Ansa

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Scatta anche in Piemonte il coprifuoco notturno per contenere il diffondersi dell'emergenza Covid. Il presidente della Regione, Alberto Cirio, in accordo con il ministro della Salute Roberto Speranza, ha deciso di introdurre da lunedì dalle 23 alle 5 del mattino il divieto di spostamento. Il Piemonte ha visto oggi un incremento record di contagi: 2.032, con 5 nuovi ricoveri in Terapia intensiva e 136 in reparto Covid.

Campania, De Luca: chiudere tutto per un mese

"Dobbiamo prendere decisioni oggi. Oggi dobbiamo fare l'ultimo tentativo per bloccare l'esplosione del contagio. Dobbiamo chiudere tutto per un mese, per 40 giorni per frenare l'esplosione del contagio. Poi si vedrà. Senza decisioni drastiche non possiamo più reggere, domani non sarebbe più possibile". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in una diretta social, annunciando le misure restrittive che riguarderanno la Campania.

"Io credo che oggi dobbiamo decidere, non abbiamo più davanti tempo da perdere. Oggi siamo ancora in tempo, abbiamo una situazione pesante ma non alla tragedia. Però siamo a un passo dalla tragedia. Io non voglio trovarmi di fronte qui da noi i camion che portano centinaia di bare di deceduti. Non siamo garantiti da nessuno che questo avvenga, se non dalle decisioni che prendiamo da subito. Siamo di fronte ad un momento grave". Lo ha detto il presidente della Regione Campania.

Si prevede che l'ordinanza per il lockdown totale in Campania arrivi tra sabato e domenica.

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​Appello di 100 scienziati: "Misure drastiche in 2-3 giorni"

"Il necessario contemperamento delle esigenze dell'economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell'articolo 32 della Carta costituzionale come inviolabile". È quanto si legge in una lettera-appello, firmata da circa 100 tra scienziati, economisti ed esperti, e indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sull'emergenza Coronavirus.

"La salvaguardia dei posti di lavoro, delle attività imprenditoriali e industriali, esercizi commerciali, e le altre attività verrebbero del resto ad essere anch'esse inevitabilmente pregiudicate all'esito di un dilagare fuori controllo della pandemia che si protraesse per molti mesi. Prendere misure efficaci adesso serve proprio per salvare l'economia e i posti di lavoro. Più tempo si aspetta, più le misure che si prenderanno dovranno essere più dure, durare più a lungo, producendo quindi un impatto economico maggiore". È quanto si legge nella lettera-appello, firmata da circa 100 tra scienziati, economisti ed esperti. "E' per questo che il contagio va fermato ora, con misure adeguate, ed è per questo che chiediamo di intervenire ora in modo adeguato, nel rispetto delle garanzie costituzionali, ma nella piena salvaguardia della salute dei cittadini, che va di pari passo ed è anch'essa necessaria e funzionale al benessere economico", concludono gli esperti.

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Fontana: "O riduciamo la gente che va a scuola o quella che va al lavoro"​

"Noi dobbiamo ridurre la pressione in un piccolo spazio, in un orario di due ore del trasporto pubblico locale. Nell'ora di punta c'è un grande affollamento nelle metropolitane e sui bus. Quindi dobbiamo cercare di ridurre questo affollamento e le ipotesi sono che o riduciamo la gente che va al lavoro o riduciamo la gente che va a scuola".

Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana a Sky Tg24 interviene sulle divergenze con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina sull'ordinanza della didattica a distanza.
"Io - spiega - sono sempre stato a favore della scuola in presenza e contrario alla scuola a distanza, ma in una situazione di necessità bisogna fare delle scelte anche dolorose. Oltretutto il provvedimento è temporaneo, abbiamo 13 -14 giorni di tempo durante i quali cercare di studiare una modalità di diluizione dell'orario di ingresso degli studenti con l'organizzazione del trasporto pubblico locale che potremmo utilizzare per evitare la didattica a distanza. È da giugno che stiamo chiedendo un'intervento al governo, sia economico, sia in merito alla diluizione degli orari e non abbiamo avuto risposte. Abbiamo due settimane speriamo che il governo ci senta".

"Se con i provvedimenti assunti il contagio dovesse rallentare si potrebbe molto probabilmente evitare. Se l'impennata dovesse continuare può darsi che si prenda un provvedimento diverso", ha proseguito Fontana, ipotizzando un lockdown anche eventualmente circoscritto alle zone più colpite dal virus. Fontana ha precisato che si tratta di "valutazioni di carattere tecnico" e che la Regione è in contatto costante con i comitati scientifici e con il Governo. Valutazioni, ha proseguito ancora che si basano sull'"occupazione delle terapie intensive e degli ospedali".

"A meno che non si arrivi in condizioni drammatiche sono dell'idea che si debba fare di tutto per evitare il lockdown nazionale. E' un impegno che dobbiamo assumerci quello di cercare di impedirlo. Il nostro Paese deve necessariamente andare avanti, continuare ad essere produttivo. Non possiamo fermarci con un lockdown generale. Dobbiamo prendere invece provvedimenti parziali che contribuiscano a ridurre" la diffusione dei contagi. Così ha ribadito Fontana in un incontro pomeridiano in Regione con i giornalisti.

Per ora si muovono le Regioni, ma Conte: pronti a intervenire

All'interno del governo la preoccupazione cresce. Sul tavolo la possibilità di una stretta sulle palestre, sulla movida, sui trasporti, un ricorso più massiccio allo smart working e ai controlli ma senza intaccare le attività commerciali in quell'equilibrio tra salute ed economia che si vorrebbe continuare a preservare. Nulla è deciso. La posizione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte resta per ora quella di puntare a interventi mirati e selettivi e non generalizzati. Ma non si esclude nei prossimi giorni una nuova stretta. E mentre si sta studiando come fronteggiare il diffondersi del virus nelle grandi città con l'allarme sempre più pressante degli scienziati, le Regioni valutano un ulteriori giro di vite.

Così per esempio la Sardegna (lockdown per 15 giorni) mentre Lombardia, Campania e Lazio hanno già adottato il coprifuoco, rispolverando il metodo delle autocertificazioni. La Campania ha vietato anche lo spostamento tra province, Lombardia e Piemonte hanno chiuso i centri commerciali nei week end, Roma invece dichiara off limits alcune zone della movida.
Oggi è prevista una nuova nuova conferenza Stato-Regioni in cui si affronterà il tema delle ordinanze, dopo che il governo ha già discusso con i governatori del tracciamento dei positivi e della necessità di semplificare le procedure. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha annunciato un bando per duemila operatori per potenziare le attività di tracciamento, il responsabile della Salute Roberto Speranza una convenzione con i medici di medicina generale. I tamponi rapidi - questa la novità - presto si potranno fare in farmacia.


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Bertolaso: riapre oggi l'ospedale nei padiglioni della Fiera

A Milano, intanto, è stata annunciata la riapertura dell'ospedale in Fiera: "Oggi pomeriggio riapre l'ospedale in fiera. Dovrebbero arrivare i primi sei pazienti trasferiti dagli altri ospedali della Lombardia" ha affermato Guido Bertolaso, consulente personale del presidente della Regione Lombardia per l'emergenza Covid-19.

"Nel corso dei prossimi giorni la programmazione prevede, purtroppo, e sottolineo purtroppo, che lunedì questo ospedale arrivi ad ospitare quindici pazienti in rianimazione, alla fine della settimana prossima trenta pazienti in rianimazione e all'inizio della prima settimana di novembre dovrebbe arrivare ad ospitare quarantacinque pazienti in rianimazione" ha concluso Bertolaso.

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