martedì 20 dicembre 2016
Misure di sicurezza antiterrorismo rafforzate in Italia in prossimità delle feste natalizie e nuovi specifici interventi verranno attivati in seguito ai fatti di ieri di Berlino e Ankara
In Italia rafforzati i controlli
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L'eco dell’attentato di Berlino (e dei fatti di Ankara) fa ripiombare anche l’Italia in un clima che, pur senza confessarlo, si sperava di avere in parte superato. E così, mentre il premier Paolo Gentiloni alla fine di un Cdm già impegnativo (anche se per tutt’altro motivo: le banche) twitta il «dolore per la strage di Natale, vicinanza a Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco», subito vengono rafforzare le misure di sicurezza antiterrorismo. Le feste natalizie sono ormai a un passo, gli investigatori italiani hanno attivato i contatti con i colleghi tedeschi per assumere informazioni più dettagliate su quanto accaduto. L’allarme è rafforzato da un particolare emerso a tarda sera, secondo i media: il camion in questione sarebbe partito proprio dall’Italia.

È un esordio impegnativo per il ministro dell’Interno, Marco Minniti, che assieme al capo della polizia, Franco Gabrielli, in contatto con i vertici dei nostri servizi, ha chiesto fino a notte continui aggiornamenti sulla situazione. Già oggi potrebbe riunirsi al Viminale il Casa, il comitato di analisi strategica antiterrorismo, per valutare lo stato della minaccia. L’intelligence è da tempo in stato di massima allerta: l’offensiva della coalizione anti-Isis in Siria e in Iraq ha infatti prodotto come conseguenza anche un aumento dei cosiddetti returnees, cioè combattenti in fuga dai teatri di guerra, e questo finisce con l’accrescere i rischi di azione terroristiche in Occidente, a opera pure di questi individui. Sul web e sugli organi di propaganda islamisti ci sono martellanti inviti a colpire. Il camion contro la folla al mercatino di Berlino richiama l’analoga azione di Nizza e risponde ad una precisa indicazione data dai portavoce dell’Isis. confermare l’attivismo propagandistico in Rete c’è anche un video sottotitolato in italiano, mostrato dalla tv La7, in cui l’Isis chiama alle armi. Come in altre occasioni, anche questo filmato è stato sottoposto ad un attento monitoraggio da parte dell’intelligence.

Le preoccupazioni si accavallano, insomma. Angelino Alfano, fino a pochi giorni fa titolare del Viminale e in procinto di partire oggi per la sua prima missione nelle capitali europee da ministro degli Esteri (avrebbe dovuto toccare pure Berlino), l’ha definito uno «spregevole attacco al cuore dell’Europa», manifestando vicinanza «alle famiglie delle vittime». Un attentato «vile» per Roberta Pinotti, ministro della Difesa. Immediata solidarietà dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Il governatore lombardo Roberto Maroni invita a «unire le forze contro queste bestie sanguinarie». Sui profili social di Forza Italia compare un’immagine con la celebre frase di John Kennedy "Ich Bin Ein Berliner", siamo tutti berlinesi".

Tutti i dicasteri coinvolti sono mobilitati. La Farnesina ha attivato come sempre l’unità di crisi. Al Viminale, peraltro, proprio venerdì scorso si era riunito il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto da Minniti, conclusosi con la disposizione a «mantenere alto il livello di attenzione e vigilanza». E in vista delle festività natalizie, pur non essendoci allarmi specifici, a prefetti e questori è stato chiesto di rafforzare i servizi di controllo nelle aree che richiamano folle: centri commerciali, musei, stazioni, luoghi di culto, centri shopping.

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