giovedì 20 febbraio 2020
In una lettera alle Conferenze episcopali europee, i cardinali Hollerich, Czerny e Krajewski chiedono la ricollocazione in altri Paesi europei dei rifugiati presenti sull'isola greca
L'appello ai vescovi europei: ricollocare in Europa i rifugiati di Lesbo

Ansa

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Un appello a tenere aperta una via di speranza che faccia della buona accoglienza la risposta al grido disperato di tante persone in cerca di dignità.

È stato lanciato da tre cardinali Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità Europea (Comece), Michael Czerny, sottosegretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per lo sviluppo umano integrale, e Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, in una lettera indirizzata alle Conferenze Episcopali degli Stati membri dell'Unione Europea.

Citando più volte le parole di Papa Francesco - ha riferito Vatican News -, i tre porporati invitano le Conferenze Episcopali a seguire le indicazioni per la procedura di trasferimento dei richiedenti asilo e rifugiati dalla Grecia, in particolare dall'isola di Lesbos, in un Paese europeo.

La visita del Papa sull'isola di Lesvos nel 2016

Un dovere cristiano ed un invito a suscitare energie nuove ed evangeliche. Con questa convinzione, partendo proprio dalle sollecitazioni del Papa, nella lettera i tre cardinali chiedono che, in ciascuno dei Paesi membri dell’Unione Europea, “le rispettive Conferenze Episcopali dovrebbero, in collaborazione con i singoli governi, concordare un progetto di corridoio umanitario da Lesbo e dagli altri campi di prima accoglienza in Grecia”. In tal senso, nella lettera si evidenzia come “le esperienze già avviate in alcuni Paesi hanno dimostrato che le possibilità della buona accoglienza sono superiori a quanto si sperasse: molti minori – scrivono Hollerich, Czerny e Krajewski – sono stati infatti accolti nelle famiglie, mentre gli adulti sono stati ben accolti dalle comunità religiose, dalle parrocchie e dalle famiglie resesi disponibili”.

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