lunedì 24 febbraio 2014
​Il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga ha confermato l'adesione di Caritas Internationalis, che rappresenta 164 Paesi. Scola: l'uomo al centro.
MARTEDĺ SU AVVENIRE INTERVISTA AL CARDINALE RODRIGUEZ MARADIAGA
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Caritas Internationalis, la confederazione che riunisce le Caritas nazionali di 164 Paesi, parteciperà all'Expo 2015 perché se è un "evento universale deve essere rappresentativo di tutta la famiglia umana, anche di coloro che vivono ai margini da un punto di vista sociale o economico". Ha spiegato così il significato di questa scelta, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente della Caritas Internationalis, e vescovo di Tegucigalpa, in Honduras, in conferenza stampa a Milano. Ha fatto sentire la sua voce con una lettera anche il cardinale di Milano, arcivescovo Angelo Scola, dicendosi sicuro che Caritas Internationalis "contribuirà a mettere l'uomo al centro" dell'Expo. La prima iniziativa sarà il 19 maggio 2015 e ne ha parlato monsignor Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana. Durante Expo, ha spiegato, saranno comunicati gli esiti della campagna "Una sola famiglia umana, cibo per tutti", la prima mobilitazione globale della confederazione internazionale della Caritas. A Milano 350 delegati della Caritas presenteranno le loro proposte di legge sul diritto al cibo che ogni singolo rappresentante chiederà al proprio governo di approvare. In Italia, i temi in discussione sono diversi a partire da quello dello spreco alimentare. Che come ricorda il cardinale Rodriguez Maradiaga "vale oltre mezzo punto del Pil, cioè 7,06 euro alla settimana a famiglia". Ecco quindi un primo suggerimento in vista della Quaresima per passare dalle parole ai fatti: "l'austerità è una virtù cristiana - ricorda l'arcivescovo dell'Honduras -. In tempo di Quaresima sarebbe un bell'atto di solidarietà mangiare coscientemente, consumando con parsimonia il cibo a nostra disposizione per condividerlo con altri". L'obiettivo finale è quello ricordato da Luciano Gualzetti, vice direttore di Caritas Ambrosiana, e vice commissario per il padiglione Santa Sede in Expo: "l'azzeramento della fame nel mondo entro il 2015". A dare visibilità ai programmi della Caritas, che includono anche convegni, mostre e rassegne cinematografiche, sono chiamati all'appello circa mille volontari. Non saranno semplici guide turistiche ma animatori degli incontri che si svolgeranno nel sito e nell"Expo diffusa'."Grande è il bisogno di pane e nutrimento per tutti - ha avvertito il cardinale Scola -. Inaccettabile è la lentezza con cui il nord del pianeta sta affrontando il dramma della fame nei paesi più poveri del mondo". Per dare forza a questi problemi e invitare i governi a una profonda riflessione, e la gente a un cambio culturale, la Caritas ha deciso di essere presente con moltissime iniziative, non solo nel sito di Esposizione, ma fuori, nelleparrocchie, nelle mense dei poveri e nelle carceri.La Caritas sarà un po' la coscienza morale e critica dell'Expo "per far capire che dietro allo slogan tematico - ha detto il cardinale Maradiaga - non ci sono solo parole. La povertà non è fatta di cifre ma di volti ed esseri umani, in un mondo che tende all'indifferenza". Anche se le cifre danno un'idea della gravità del problema: "circa 842 milioni di persone in tutto il mondo stanno ancora soffrendo la fame". Per Rodriguez Maradiaga "il circolo vizioso va stroncato alla radice", attuando il 'diritto' all'alimentazione e per questo Caritas lavorerà "per influenzare i governi ad adottare politiche efficaci inerenti al diritto all'alimentazione".
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