Luciana, uccisa a Milano dall'ex che la perseguitava

La donna aveva 62 anni. L'ex marito, che secondo chi la conosceva si appostava da oltre un mese per pedinarla, l'ha aggredita con un coltello e ferita a morte. Poi la breve fuga
October 22, 2025
Gli agenti della Scientifica della Polizia locale di Milano durante i rilievi in via Grassini, nel quartiere Bruzzano, sul luogo dell'aggressione
Gli agenti della Scientifica della Polizia locale di Milano durante i rilievi in via Grassini, nel quartiere Bruzzano, sul luogo dell'aggressione / Ansa
È successo di nuovo. Sempre a Milano, stavolta alla periferia nord della città. Un'altra donna è stata uccisa. Lontano dal red carpet di Venezia e dagli scatti perfetti sui social a cui ci siamo abituati negli ultimi giorni leggendo la triste storia di Pamela Genini, stavolta è toccato a ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Luciana Ronchi, 62 anni, diventare vittima dell'uomo che diceva di amarla. Lui, l'ex marito suo coetaneo l'ha colpita al volto, all’addome e al torace con un coltello­­ ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­in via Grassini, nel cuore del quartiere Bruzzano. La fuga è durata meno di un giorno: un errore tecnico — il riaccendersi di un telefono che aveva tenuto spento — ha permesso agli agenti della ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Polizia locale di Milano di individuarlo e bloccarlo al Parco Nord, dopo aver rintracciato scooter e auto. L’uomo, che si chiama Luigi Morcaldi, è ora indagato per omicidio aggravato.
Luciana, del suo ex, era vittima da tempo in realtà: la sua era stata una lunga, drammatica persecuzione. Morcaldi — separato da tre anni, padre di un figlio avuto da Luciana — la seguiva da settimane, sostando davanti alla palazzina rossa in cui lei abitava, domandando insistentemente dove fosse e con chi fosse. I vicini lo ricordano: «Ogni mattina era lì fuori, seguiva i movimenti della ex» hanno raccontato. La donna — che dopo la separazione aveva trovato un nuovo compagno e lavorava in una mensa, dopo un passato come donna delle pulizie — aveva tentato di ricostruirsi una vita tranquilla. Nel passato, nel 2022 pare, c'era stato un intervento in casa delle forze dell'ordine per una lite tra i due, ma dopo l'episodio non era stata presentata alcuna denuncia. Gli inquirenti stanno comunque facendo verificare se ci siano stati altri interventi anche se una vicina riferisce che Luciana a quel punto l'aveva letteralmente «cacciato di casa», o così almeno le aveva raccontato.
Proprio in sella al suo scooter Morcaldi le si è parato davanti stamattina: senza togliersi il casco, l’ha aggredita alla giugulare, poi all’addome e al torace. Lei ha provato a fuggire per una ventina di metri, gridando aiuto («Te ne devi andare!») prima di crollare tra due auto parcheggiate. Una vicina racconta: «L’ho vista sanguinante a terra, non riusciva nemmeno a parlare». Sul posto sono intervenuti per primi gli agenti, guidati dal comandante ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Gianluca Mirabelli, seguiti dai soccorritori del 118: in ospedale Luciana è arrivata ancora viva, appesa a un filo che s'è spezzato in serata. Il suo è un femminicidio che si aggiunge a una cupa scia: pochi giorni fa, lo si diceva all'inizio, nel quartiere Gorla di Milano la 29enne ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Pamela Genini è stata uccisa dal compagno con 24 coltellate. E i numeri nazionali — implacabili — confermano una strage senza fine, nonostante le leggi e il dibattito politico innescato a ogni pie sospinto: nel 2025 sono stati 70 i femminicidi registrati.

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