L'ennesimo dietrofront di Trump sui dazi per l'Ue. E Putin «è impazzito»

Rinviata al 9 luglio l'entrata in vigore dei dazi al 50% sulle merci provenienti dall'Ue. Sull'Ucraina il presidente Usa attacca anche Zelensky: «Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problem
May 25, 2025
L'ennesimo dietrofront di Trump sui dazi per l'Ue. E Putin «è impazzito»
ANSA | Il presidente Usa, Donald Trump
La guerra in Ucraina e la politica economica dei dazi. Sono i due fronti aperti su cui è tornato a far sentire la propria voce il presidente americano Donald Trump. «Non sono contento di Vladimir Putin – ha detto a proposito della Russia non mi piace quello che sta facendo, non mi piace per niente. Non so cosa gli sia successo». E il tycoon non esclude possibili sanzioni. A chi gli chiedeva se le valutasse, il presidente Usa ha risposto: «certamente». Putin «è impazzito. Sta uccidendo molte persone. Missili e droni contro le città in Ucraina per nessuna ragione. Ho sempre avuto un buon rapporto con Putin, ma gli è successo qualcosa», ha ribadito il tycoon sottolineando che tentare di conquistare tutta l’Ucraina porterà alla «caduta» della Russia. «Ho sempre detto che voleva tutta l'Ucraina, non solo una parte, e forse sta iniziando a rivelarsi giusto, ma se lo fa porterà alla caduta» del suo Paese, ha aggiunto il presidente Usa. Ma allo stesso modo Trump non risparmia critiche nemmeno per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Non fa un favore al suo Paese parlando come fa: tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi. Non mi piace, è meglio che smetta», afferma il tycoon. La guerra «non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump. Io sto solo aiutando» a mettere fine a un conflitto «iniziato da una grossa incompetenza e odio», ha concluso il leader Usa.
Intanto potrebbe essere arrivato a una svolta il braccio di ferro Usa-Ue sui dazi. Trump ha annunciato di avere rinviato fino al 9 luglio l’entrata in vigore dei dazi al 50% sulle merci provenienti dall’Unione europea. In un messaggio pubblicato su Truth, il presidente Usa ha affermato di avere concesso l’estensione dopo avere ricevuto una telefonata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’entrata in vigore dei dazi, inizialmente prevista per il primo giugno, è dunque stata rinviata al 9 luglio 2025. «La presidente ha detto che i colloqui inizieranno presto», ha concluso Trump. Intanto il tycoon non molla su Harvard e torna a chiedere a gran voce i «nomi degli studenti stranieri» dell’ateneo, molti dei quali - lamenta sul suo social Truth - vengono da «Paesi per nulla amici degli Stati Uniti» e che «non pagano per l'istruzione» dei loro cittadini.

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