In mostra le storie di chi ha scelto di restare in Senegal

Fino al 2 giugno nello spazio culturale Porte Rosse (zona San Lorenzo) esposti venti scatti di Sara Lamassa e Mario Bonito raccolti tra chi, tra tante difficoltà, si è costruito un lavoro nel Paese
May 29, 2025
In mostra le storie di chi ha scelto di restare in Senegal
Sara Lamassa e Mario Bonito |
Avere il coraggio di restare, che non vuol necessariamente falllire. È un viaggio fotografico di chi ha scelto di restare in Senegal e creare lì il proprio futuro, la mostra “La via di casa” di Sara Lamassa e Mario Bonito che si inaugura oggi a Roma alle 18, allo spazio culturale Porte Rosse (via dei Sabelli 8, quartiere San Lorenzo). La mostra di venti opere fotografiche è un reportage tra Dakar, Saly e Saint-Louis: raccontare chi ha deciso di rimanere o tornare nel proprio Paese, il Senegal, fortemente legato alla tradizione ma in forte cambiamento.
Sara Lamassa e Mario Bonito
Sara Lamassa e Mario Bonito
Così c’è chi ha scelto di diventare un pescatore a Sain Louis, nel Senegal al confine con la Mauritania, dove alle dieci del mattino si rientra con la piroga portando quel poco (sempre meno) che si è pescato, appena sufficiente per sfamare la famiglia. Tanti di loro, di chi ha scelto di restare, sogna certo un futuro diverso magari in Spagna o in Italia, come in Francia o in Germania dove c’è qualche parente. Qualcuno ci ha provato. Una, due, tre anche quattro volte. Ma non ce l’ha fatta ed è riuscito a tornare. In tanti sono stufi di veder morire i loro compagni in mare e hanno deciso che per loro il futuro è lì, in Senegal.
Sara Lamassa e Mario Bonito
Sara Lamassa e Mario Bonito
Gli autori della mostra, la seconda che curano insieme dopo «Identitade. Racconti moldavi», raccontano di una intervista all’imprenditore Karounga Camara letta in quei giorni in un bar di Dakar. Anche lui arrivò in Europa da migrante, oggi è tornato in Senegal. Diceva così: «Partire non vuol dire sempre riuscire, restare non significa fallire». La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a lunedì 2 giugno, con ingresso libero.
Sara Lamassa e Mario Bonito
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Sara Lamassa e Mario Bonito
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