Il maestro Chailly stabile dopo il malore alla Scala

Interrotta ieri sera "Lady Macbeth" per un problema di salute dal maestro che viene portato in ospedale. Le preoccupazioni del pubblico e degli orchestrali
December 11, 2025
Il maestro Chailly stabile dopo il malore alla Scala
Riccardo Chailly sul podio del teatro alla Scala per la prima di “Una lady Macbeth del distretto di Mcesk” che ha aperto la stagione lirica / ANSA
Le bacchette degli archi dell’orchestra in alto. L’applauso deferente dei maestri in buca. E il sovrintendente Fortunato Ortombina che si avvicina al podio per aiutare Riccardo Chailly a scendere dalla pedana e a rientrare nel camerino. Con il maestro tenuto sottobraccio proprio da Ortombina. Così il pubblico del teatro alla Scala capisce che cosa è successo al direttore musicale del Piermarini: un malore sul podio ieri sera mentre dirigeva la prima replica di “Una lady Macbeth del distretto di Mcesk” di Šostakóvič, il titolo di apertura della stagione lirica che domenica 7 dicembre è stato accolto in modo trionfale dal pubblico e dalla critica con undici minuti di applausi. Merito attribuito anzitutto a Chailly. Ma nel primo spettacolo dopo Sant’Ambrogio, quello di ieri 10 dicembre, il maestro - che ha da tempo un problema cardiaco che tiene sotto controllo – si sente male durante il secondo atto e lo spettacolo viene interrotto. Sarà trasportato in ambulanza al centro cardiologico Monzino di Milano dopo essere stato stabilizzato dal personale medico del teatro. E questa mattina la moglie Gabriella fa sapere in un messaggio inoltrato ai professori di orchestra che i valori sono buoni e che gli verrà cambiata la terapia.
L'ambulanza in via Filodrammatici accanto al teatro alla Scala
L'ambulanza in via Filodrammatici accanto al teatro alla Scala
 Ieri sera la serata si apre con un lungo applauso al maestro quando appare nella buca dell’orchestra prima che si alzi il sipario e inizi l’opera. Ma già la durata nel primo intervallo si allunga. Perché, si saprà in seguito, Chailly ha accusato qualche segno di “stanchezza” di fronte agli orchestrali. Però il direttore, che ha da tempo un problema cardiaco che tiene sotto controllo, decide di proseguire per i cinquanta minuti successivi fino alla seconda pausa. Durante l’atto i loggionisti notano difficoltà nei gesti di Chailly. E al termine dell’atto l’intero pubblico si rende conto che il maestro non sta bene quando assiste all’uscita del direttore d’orchestra insieme con il sovrintendente.
Nella pausa, dietro le quinte, tramonta velocemente l’idea di far terminare l’opera al maestro suggeritore. Così il coordinatore artistico del teatro, Paolo Gavazzeni, sale sul palcoscenico e annuncia il «malore che ha colpito il maestro». E poi spiega che per la «complessità della partitura» e soprattutto «per rispetto del maestro Chailly» il teatro decide di fermare la rappresentazione. Un lungo applauso accompagna le parole dal proscenio, unito alla preoccupazione degli spettatori. Nel frattempo alla Scala arrivano ambulanza e automedica per prestare i primi soccorsi e poi portare il maestro in ospedale. Settantadue anni, Chailly è alla sua ultima stagione come direttore musicale della Scala.
 

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