Landini sfida il governo, i motivi dello sciopero di venerdì

Domani la Cgil in piazza: trasporti, scuola, sanità a rischio caos. La Cisl sabato manifestazione a Roma. Il ministro Zangrillo prevede un'adesione al 4%
December 11, 2025
Landini sfida il governo, i motivi dello sciopero di venerdì
Landini ancora all'attacco del governo guidato da Meloni/ ANSA
Maurizio Landini prepara la sfida. Sciopero generale «per aumentare i salari e le pensioni». Per chiedere al «governo di restituire 25 miliardi di tasse pagate in più negli ultimi tre anni da 38 milioni di lavoratori e pensionati per effetto del drenaggio fiscale». Per «tassare rendite e profitti in modo progressivo: basta flat tax, è inaccettabile». Il segretario della Cgil che domani guiderà il corteo di Firenze spiega così le ragioni dello sciopero generale di domani. Contro la Manovra. Contro le «politiche sbagliate del governo Meloni». Landini attacca e chiede. «... Bisogna introdurre un contributo di solidarietà dell'1,3 per cento su 500 mila italiani con redditi netti annui sopra i due milioni: vale 26 miliardi. Una riforma delle pensioni: chi prometteva di cancellare la Fornero porta l'età a 70 anni. Nuove politiche industriali e per la casa. E infine di cancellare leggi che hanno esteso la precarietà e alimentato subappalti e morti sul lavoro». Una domanda è inevitabile: quale messaggio arriverà dalle piazze dello sciopero? Landini è netto: «Un messaggio chiaro: il mondo del lavoro vuole cambiamenti veri».
Domani insomma sciopero generale indetto dalla Cgil per l'intera giornata di lavoro. Manifestazioni, presìdi e comizi in tutte le regioni d'Italia. I settori coinvolti vanno dai trasporti alla scuola passando anche per la sanità. «Una presenza diffusa - spiega la Cgil in una nota - che segnala la profondità del disagio sociale e la volontà del sindacato di cambiare una Legge di Bilancio ingiusta e dannosa per lavoratori, pensionati e giovani». La Cgil è netta, la Cisl non c'é e spiega così la sua posizione. «Lo sciopero, che non abbiamo messo in naftalina come qualcuno pensa sia stato fatto, è l'ultimo strumento. Fin quando c'è possibilità di confrontarsi, non abbiamo l'esigenza non di scioperare ma di costruire. Le persone non hanno bisogno di sentirsi dire che vanno incendiati gli animi e le piazze. Le persone oggi hanno bisogno di risposte», spiega la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola. Poi spiega la volontà di differenziarsi dalla Cgil e di manifestare a Roma sabato 13. «Non manifestiamo noi il giorno dopo, ma è la Cgil che ha scelto il giorno prima... La Cisl manifesterà perché ha l'esigenza di dire cosa va bene in manovra, cosa va migliorato e lanciare l'idea di una grande alleanza, Nel nostro Paese non finisce tutto attraverso la manovra, dovremo traghettare il Paese nel 2026, con la fine del Pnrr, avremo un bel da fare, ci dovremo interrogare su cosa vogliamo diventare».
Parla anche il governo. Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, spiega a Tv2000: «Non comprendo tanto questo sciopero... È stato indetto da una sigla sindacale che è la stessa sigla che in quest'ultimo anno e mezzo nel percorso dei rinnovi contrattuali si è sempre rifiutata di firmare i contratti. Nella posizione che ho letto da parte della Cgil ho visto una posizione più politica che non negoziale. Nella pubblica amministrazione gli ultimi scioperi generali hanno avuto un'adesione con una media tra il 5 e il 6%. Quindi chi indice gli scioperi generali qualche domanda secondo me se la deve fare».

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