Caos al test di medicina, tutti in graduatoria

Il ministero dell’Università pensa a una soluzione anche per chi non ha ottenuto tre sufficienze, prevedendo il recupero dei crediti mancanti
December 10, 2025
Tutti in graduatoria, anche chi non avrà conseguito 18, pari alla sufficienza, a tutte e tre le prove per proseguire medicina. Ma con il recupero dei crediti formativi. È un'ipotesi alla quale sta lavorando il ministero dell'Università e della Ricerca e che probabilmente esaudirà appelli, preghiere e desideri degli studenti più preoccupati, soprattutto dopo l'ultimo esame. I ragazzi si sono trovati davanti quesiti che hanno definito «estremamente complessi» e una prova di fisica da loro ritenuta «impossibile». Un fiume in piena, nei gruppi e sui social, i commenti degli aspiranti medici che hanno affrontato il secondo appello del semestre filtro di medicina. Un'ultima possibilità per entrare in una graduatoria che, come ha assicurato ieri la ministra Anna Maria Bernini, sarà completata. Secondo quanto è sul tavolo del Mur infatti, i primi saranno gli studenti che avranno conseguito almeno tre 18, a seguire ci sarà chi ha ottenuto due sufficienze, a scalare tutti gli altri. Chi non ha ottenuto almeno 18 nelle tre materie si vedrà comunque assegnata la sede e in quell'ateneo dovrà recuperare i crediti formativi mancanti. E così anche oggi quasi 50mila studenti di tutt'Italia hanno sostenuto, come la prima volta, le prove di biologia, chimica - «più facile» a detta di qualcuno - e la tanto temuta fisica. «A fronte delle rassicurazioni della ministra sulla presunta solidità del sistema, oggi abbiamo avuto una prova evidente del fatto che l'organizzazione del semestre filtro di medicina è fallace e incapace di garantire condizioni realmente omogenee e trasparenti. Non può essere questa la risposta alla necessità di formare nuovi medici» è la posizione dell'Unione degli Universitari che per questa mattina è stata presente davanti a tutte le sedi in cui si sono svolti gli esami «per ricordare a tutte e tutti gli studenti di Medicina che esiste la possibilità di presentare ricorso contro questo sistema profondamente ingiusto». Le preoccupazioni espresse dall'Unione degli Universitari riguardavano la possibilità che non venissero coperti tutti i posti disponibili, dopo i risultati del primo appello. Tanto che molti ragazzi hanno chiesto un terzo appello, come Elisa, una studentessa che questa mattina ha sostenuto la prova: «l'unico modo è aprire tutto o fare un terzo appello», ha detto. Ma «chi si mette di nuovo a studiare?» è la replica di Tiziana. Qualcuno propone, invece, di togliere il '18' almeno in fisica, come Monica. Un desiderio, quindi, che ben si sposa con l'ipotesi sul tavolo del ministero. Intanto sui social c'è chi, tra gli avvocati, segnala nuove presunte irregolarità: messaggi whatsapp con le domande, richieste d'aiuto, ricerche su google in aumento con parole specifiche effettuate ieri sera. E per dar seguito alla mobilitazione «contro il semestre filtro», gli studenti si sono dati appuntamento a Roma domani, nei pressi del Senato, «per rilanciare il ricorso collettivo» promosso dall'Unione degli Universitari all'indomani del primo appello e «per chiedere al governo un cambio di passo». 

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