Come i minori in carcere trasformano i rifiuti di plastica in arte

È il risultato dell'iniziativa di Corepla "Redivivus", che ha permesso ai giovani detenuti di quattro istituti di dare vita a 19 opere realizzate con bottiglie in Pet riciclate
November 12, 2025
Come i minori in carcere trasformano i rifiuti di plastica in arte
La "Gioconda" e altri quadri realizzati dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
Dietro ogni quadro c’è una storia. In ogni tratto un ricordo. In ogni colore una speranza. C’è chi ha disegnato un cerchio perché gli ricordava i biscotti della mamma. E chi, come Talib (nome di fantasia), giovane ragazzo musulmano, ha realizzato una rivisitazione della “Madonna Sistina” di Raffaello Sanzio. «Da autori di reati ad autori di bellezza». Sono i giovani degli Istituti Penali per Minorenni e degli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, Catania, Acireale e Caltanissetta, che hanno dato vita a 19 opere realizzate con bottiglie in Pet riciclate. Il tutto grazie a “Redivivus”, un progetto promosso da Corepla, con il patrocinio del Ministero della Giustizia e a cura di Mani&Mente di Romina Scamardi. L’iniziativa è stata presentata ieri, all’Istituto Centrale del Restauro al Complesso Monumentale di San Michele a Ripa a Roma. Un progetto che intreccia arte, sostenibilità e inclusione sociale, offrendo ai ragazzi coinvolti la possibilità di trasformare materiali di scarto «in strumenti di espressione e consapevolezza».
"L'ultima cena" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
"L'ultima cena" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
L’educazione alla sostenibilità «è una parte fondamentale della nostra missione – ha sottolineato Giovanni Cassuti, presidente di Corepla –. Crediamo che il riciclo non sia solo un gesto ambientale, ma anche culturale e sociale. Significa riconoscere potenzialità dove altri vedono solo scarto». È proprio da questa visione che nasce Redivivus, ha spiegato Cassuti, «perché dimostra con forza che la sostenibilità può generare percorsi di crescita, bellezza e riscatto, anche per chi vive condizioni di fragilità». Secondo il presidente, «le bottiglie rinascono, ma anche i ragazzi possono farlo, se messi nelle condizioni di riscoprire sé stessi e immaginare un futuro diverso». Attraverso il riciclo del Pet, i giovani hanno reinterpretato le grandi opere della storia dell’arte. All’appello sono presenti l’“Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci, “Guernica” di Picasso, “La notte stellata” di Van Gogh, “L’urlo” di Munch, “Il bacio” di Klimt, e tanti altri. «Il progetto è stato avviato con almeno settanta ragazzi tra i quattordici e i ventiquattro anni – ha raccontato Romina Scamardi, curatrice del progetto e responsabile di Mani&Mente –. Insegniamo loro l’importanza di raggiungere i risultati con calma e pazienza. È uso comune pensare che questi giovani siano irrecuperabili, ma non è così. Abbiamo il dovere di recuperarli».
La "Notte stellata" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
La "Notte stellata" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
Partito dalla Sicilia, Redivivus ha l’ambizione di diventare un modello educativo replicabile a livello nazionale. «L’intenzione è farlo diventare un moltiplicatore di iniziative nel territorio italiano – si è augurato Cassuti -. Vorremmo portare il progetto in altre carceri minorili e collaborare anche con carceri importanti del Nord e del Centro». Una possibilità che il Ministero della Giustizia sta valutando, come confermato da Cristiana Rotunno, vicecapo dipartimento della Giustizia minorile di comunità: «È un progetto bellissimo, che fa rinascere non solo gli oggetti, ma anche le persone – ha detto -. Infondere la speranza e la fiducia nei ragazzi significa anche rischiare di meno la recidiva e promuovere una riconciliazione con la società». A confermare l’urgenza di progetti del genere, l’attuale situazione della giustizia minorile in Italia. Alla fine di aprile 2025, erano 611 i giovani presenti nei 17 Istituti Penali per Minorenni, di cui 27 ragazze e circa il 50% di origine straniera. A metà giugno, secondo l’associazione Antigone, il numero restava elevato con 586 presenze complessive.
La "Guernica" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"
La "Guernica" realizzata dai minori coinvolti nel progetto "Redivivus"

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