Cittadinanza: da Neri Marcorè a Mahmood, gli appelli al voto dei vip

Attori, cantanti e influencer chiedono ai giovani di recarsi alle urne
June 1, 2025
Cittadinanza: da Neri Marcorè a Mahmood, gli appelli al voto dei vip
Il cantante Mahmood
«Potrebbe essere l’unica volta che io vado a votare» dice indignata e un po’ sgrammaticata l’influencer Michelle Comi che, mentre si fa spiegare da ChatGPT chi ha deciso e come funziona il referendum sulla cittadinanza, lo definisce «una boiata». La posizione per il no dell’influencer – non certo nota sul web per le sue analisi politiche ma al massimo per essere riuscita a raccogliere da sconosciuti 15mila euro in due giorni per pagarsi l’intervento di chirurgia plastica al seno (…) – è sicuramente una delle più irriverenti, e al limite del trash, tra quelle espresse da personaggi noti che hanno scelto di prendere posizione in vista delle consultazioni dell’8 e 9 giugno.
La lista, però, è ben più nutrita e tra i primi annovera comprensibilmente celebrità con un background migratorio. Sui social il cantante Mahmood, cresciuto a Milano sud da mamma sarda e papà egiziano, posa a petto nudo con la bandiera della campagna per il sì alla campagna inclusiva; mentre Ghali – il rapper nato in Italia da genitori tunisini e diventato cittadino solo al compimento dei 18 anni – si è speso con la musica e con gli appelli per il miglioramento delle condizioni della cittadinanza tanto da aggregare attorno a sé una comunità di fan-attivisti. L’attrice e cantante Loretta Grace, nata in Italia da padre americano e madre nigeriana e dunque esempio vivente di multietnicità, sceglie una forma artistica e, intonando l’inno di Mameli, chiede ai suoi follower di fare una scelta di umanità, inclusione e giustizia. Se il fumettista Zerocalcare, che non disdegna di legare il suo nome a specifiche cause, aveva prestato il volto alla campagna di raccolta firme necessarie per indire il referendum, il sodale Giancane – cantante romano e autore delle sigle delle serie tv dell’illustratore – non ha esitato a girare un reel per far barrare la casella del sì sulla scheda gialla, quella per il dimezzamento dei tempi di residenza per provare a ottenere la cittadinanza italiana. La stessa posizione è stata sostenuta già dai tempi del Festival di Sanremo dalla cantante Malika Ayane, Giorgia e Brunori Sas che, appuntatosi al petto la spilla per il sì, insieme ai promotori del referendum ha sottolineato il concetto intonando “Italiano vero”.
L'attore Neri Marcorè
L'attore Neri Marcorè
Per il sì è pure l’attore Neri Marcorè, per il quale il referendum riguarda il fatto di «rendere dignitosa e rispettare il diritto delle persone che sono venute da altri Paesi e che ci lavorano già da tanti anni e che devono essere riconosciute». «Si vota con sei referendum per rendere meno tremenda la strada di tutti gli stranieri che vivono qui da anni – rincara la dose lo storico Alessandro Barbero – che lavorano qui onestamente, che pagano le tasse e che incontrano molte più difficoltà per diventare italiani oggi di quanto capitasse quando ero giovane io. Andate a votare e votate sì».
L’appello al voto – qualunque esso sia – per tutti e cinque i quesiti si è infine fatto largo tra gli attori, con nomi di peso quali Lella Costa, Marina Massironi, Ottavia Piccolo, Serena Dandini e Lino Guanciale. In particolare ai giovani, in ottica anti astensionistica si è rivolta, dal palco della trasmissione Amici, la comica Geppi Cucciari: «Sotto il tricolore a volte sembra che ci sia solo un motto: “Fatti i fatti tuoi”, se te li fai sempre però, comunque, prima o poi qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo, su cose piccole, su cose medie o su cose grandi. Dite la vostra senza paura». Anche Marco Mengoni, non certo passibile dell’accusa di essere eccessivamente “impegnato”, durante una recente intervista ha detto a favore di telecamera: «Dobbiamo andare a votare tutti. È importantissimo, poi votate quello che volete. Io andrò tra una pausa e l’altra del tour, mi sono già messo d’accordo con i musicisti».

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