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Africa. Papa Francesco andrà in Congo e Sud Sudan dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023

Redazione Internet giovedì 1 dicembre 2022

Papa Francesco in aereo

Il Papa compirà un viaggio apostolico in Africa, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, dal 31 gennaio al 5 febbraio. Lo comunica il portavoce vaticano Matteo Bruni. Il Pontefice aveva annunciato questo viaggio per il mese di luglio di quest'anno, dal 2 al 7, ma poi decise di rinviarlo a causa dei problemi al ginocchio.

Per quanto riguarda le tappe del viaggio, il papa visiterà la città di Kinshasa in Congo fino al 3 febbraio, e poi insieme all'Arcivescovo di Canterbury e al Moderatore dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, effettuerà il pellegrinaggio ecumenico di pace a Giuba, in Sud Sudan. Insieme i tre leader religiosi hanno sempre sostenuto il processo di pace nel Paese.

In un videomessaggio ai due popoli africani, il 2 luglio, il Papa aveva detto: "Il Signore sa quanto è grande il mio rammarico per essere stato costretto a rinviare questa visita tanto desiderata e attesa. Ma non perdiamo la fiducia e nutriamo la speranza di incontrarci al più presto, appena sarà possibile". Ora ha mantenuto la promessa, con il primo viaggio del nuovo anno, che prevede tra gli altri appuntamenti già annunciati, anche il Portogallo ad agosto per la Giornata Mondiale della Gioventù.

Questo il programma.

Il programma del viaggio in Africa ricalca quanto era già stato messo in agenda nel viaggio di luglio. Manca solo la tappa di Goma e vengono fatti alcuni aggiustamenti sui luoghi degli eventi. Per esempio alcuni si svolgeranno direttamente alla Nunziatura apostolica per limitare gli spostamenti del Papa che sta molto meglio, rispetto all'estate scorsa quando decise di rinunciare alla visita, ma che di fatto per spostarsi usa ancora il bastone e la sedia a rotelle.

La partenza è prevista il 31 gennaio alla volta della capitale della Repubblica Democratica del Congo, Kinshasa, dove il Papa, già all'arrivo, vedra' il presidente della Repubblica Fe'lix Tshisekedi, per poi incontrare le autorità, la società civile e il corpo diplomatico.
Il giorno successivo al mattino Bergoglio celebrerà la messa all'aeroporto. Il pomeriggio, in nunziatura, due incontri: con le vittime della guerriglia in corso nell'est del Paese e poi con i rappresentanti di alcune opere caritative. Il 2 febbraio Francesco avrà tre appuntamenti, due pubblici, quello con i giovani e con i catechisti e poi quello di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi e poi uno privato, con i membri della Compagnia di Gesù.

Prima di lasciare la Repubblica Democratica del Congo, con la cerimonia di congedo all'aeroporto di Kinshasa, il Papa avrà un incontro con i vescovi presso la sede della Cenco, la Conferenza episcopale del Paese.

Il 3 febbraio Francesco si trasferirà nella capitale del Sud Sudan, Giuba, e con lui saranno l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby e il moderatore dell'assemblea generale della Chiesa di Scozia, Jim Wallace. Una presenza che sta a testimoniare la grande valenza del viaggio anche ai fini del dialogo ecumenico.

A Giuba, dopo la cerimonia di benvenuto vi sarà la visita di cortesia al presidente della Repubblica Salva Kiir Mayardit presso il palazzo presidenziale, alla quale seguirà l'incontro con i vicepresidenti della repubblica e quello con le autorità, la società civile ed il corpo diplomatico. Il giorno successivo vedrà il Papa impegnato nell'appuntamento con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi, al quale seguiranno l'incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù, l'incontro pubblico con gli sfollati interni e una preghiera ecumenica nel mausoleo "John Garang".

Il 5 febbraio, giorno della partenza, prima della cerimonia di congedo e del rientro in Vaticano, Francesco celebrerà una messa sempre presso il mausoleo John Garang.

Significativi i motti e i loghi delle due visite. "Tutti riconciliati in Gesu' Cristo" è il motto del viaggio in Repubblica Democratica del Congo, il cui logo vede il Papa al centro della mappa del Paese che riproduce i colori della bandiera. All'interno, alcuni elementi della biodiversità della terra congolese. La mappa - spiega il comitato organizzatore - è aperta ad Ovest per mostrare l'accoglienza riservata a questo grande evento e ai frutti che porteraà; inoltre, i colori della bandiera, sapientemente distribuiti, sono molto espressivi. Il colore giallo, in tutti gli aspetti, simboleggia la ricchezza del Paese: fauna e flora, terrestre e sotterranea. Il colore rosso vuole rappresentare il sangue versato dai martiri, cosi' come avviene tutt'ora nella parte est del Paese. Il colore azzurro, nella parte superiore, vuole esprimere il desiderio piu' ardente di ogni congolese: la pace.

È tratto invece dal Vangelo di Giovanni la frase scelta come motto per il viaggio in Sud Sudan: "Prego perché tutti siano una sola cosa".