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Cinema. Morto a 63 anni Ennio Fantastichini

Angela Calvini sabato 1 dicembre 2018

L'attore Ennio Fantastichini.

È morto a Napoli a 63 anni Ennio Fantastichini. Il popolare attore era ricoverato da quindici giorni presso il reparto di rianimazione dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. Fantastichini, pare sia stato stato stroncato da una grave emorragia cerebrale in seguito ad una leucemia acuta.
L'attore è uno dei volti più popolari del cinema e del teatro italiano. In carriera aveva vinto un David di Donatello come miglior attore
non protagonista nel 2010 per Mine Vaganti di Ferzan Özpetek. Nato nel 1955, a Gallese, nel Lazio, si trasferì poi a Fiuggi al seguito del padre maresciallo dei carabinieri. A vent'anni si trasferì a Roma, per studiare recitazione all'Accademia d'arte drammatica, anche se dall'età di 15 anni aveva già calcato le scene teatrali. Una passione che resterà importante, con una predilezione per i ruoli shakespeariani come l'ultimo innovativo Re Lear portato in scena nella scorsa stagione.

Un attore sanguigno e di carattere, che si era fatto notare sin dall'esordio nel 1982 con Fuori dal giorno. Poi una piccola parte in I soliti ignoti, vent'anni dopo nell'85 e, nell'88, il ruolo di Enrico Fermi in I ragazzi di via Panisperna di Gianni Amelio. Con Amelio l'anno dopo una grande prova in Porte aperte, al fianco di Gian Maria Volonté che gli diede il Nastro D'Argento come non protagonista. Anche se a dargli la popolarità fu il ruolo di gradasso romano in Ferie d'agosto di Virzi. A scorrerne i ruoli saltano agli occhi opere di grande spessore come Una
storia semplice
di Emidio Greco, Notturno Bus di Davide Marengo con Valerio Mastandrea, Fortapasc di Marco Risi, Le ombre rosse" di Citto Maselli o registi europei come Claude Zidi, Peter Greenaway, Michael Radford. Nel 2007 recita nel film Saturno contro con Ferzan Ozpetek, con cui torna nel 2010 per Mine vaganti, grazie al quale vince il David di Donatello come migliore non protagonista.Nella cinquantina di film cui partecipa, Fantastichini lascia anche il segno nel problematico Una famiglia di Sebastiano Riso che nel 2017 affrontava il tema della maternità surrogata.

Ennio Fantastichini era anche amato dal grande pubblico grazie alla partecipazione a decine di serie televisive, dal debutto con Giorgio Capitani (Un cane sciolto, 1990), per incrociare poi Carlo Lizzani, Nanni Loy, Luigi Perelli, Gianluca Maria Tavarelli che nel 2004 lo trasforma in Giovanni Falcone nel Paolo Borsellino con Giorgio Tirabassi. Interpreta anche San Pietro nel San Paolo della Lux Vide e in Karol Wojtyla, e poi ancora Sacco e Vanzetti di Fabrizio Costa e Squadra antimafia nel 2016, fino all'ultimo intenso ruolo, quello del padre di Fabrizio De André nella fiction Fabrizio de André - Principe Libero.