Yu Zidi, 12 anni ma già grande in vasca. Talento precoce o rischio eccessivo?

La ragazzina di Baoding è la più giovane medagliata nella storia dei Mondiali di nuoto. Alla faccia dell’adolescenza da tutelare
August 1, 2025
Yu Zidi, 12 anni ma già grande in vasca. Talento precoce o rischio eccessivo?
Reuters | Yu Zidi, nata il 16 ottobre 2012, ai Mondiali in corso a Singapore
Per mettersi al collo una medaglia mondiale non servono né laurea né diploma, e nemmeno la licenza media, basta nuotare veloce. E per entrare nel libro dei record neanche serve disputare la finale della 4x200. A Yu Zidi è infatti bastato nuotare la batteria della staffetta per acciuffare il bronzo iridato e portare in prima pagina il tema delle bambine prodigio. Da giovedì la dodicenne di Baoding è la più giovane medagliata nella storia dei Mondiali di nuoto. Alla faccia della tenera età e delle adolescenti da tutelare. Un talento precoce che nella rassegna iridata in Estremo Oriente era già stata quarta sia nei 200 misti sia nei 100 farfalla e che stanotte scenderà in vasca nella batteria dei 400 misti per acciuffare una delle otto corsie per la finale di domani.
La “Sorellina”, come la chiamano nella squadra del Dragone, si esibisce indossando una cuffietta sulla quale è stampato un cane dei cartoni animati. D’altronde avrebbe potuto starsene tranquillamente a casa davanti alla tv a guardare i film d’animazione oppure ad ammirare le gesta delle connazionali. Invece i tecnici l’hanno voluto portare al Mondiale, approfittando delle regole ballerine di World Aquatics. Il limite di età di 14 anni – imposto dopo che nel 2015 a Kazan il Bahrein aveva schierato la decenne Alzain Tareq – non vale infatti per chi abbia nuotato il crono minimo di qualificazione, circostanza che Yu Zidi ha rispettato in tutte e tre le specialità. Il paradosso è che la cinesina può gareggiare nel Mondiale dei grandi ma non potrà farlo in quello Juniores, dove invece vige il paletto dell’età minima a 14 anni.
Nulla da eccepire sul piano sportivo: Yu Zidi è un fenomeno e la sua progressione è spaventosa. Sui 200 misti si era presentata con un tempo di 2’10”63 e in finale ha stampato 2’09”21 a sei centesimi dal bronzo. Nei 200 farfalla, muovendo dallo standard di iscrizione di 2’06”83, nell’atto conclusivo ha nuotato 2’06”43, restando distante 31 centesimi dalla medaglia individuale. «È ovviamente fenomenale a questa età. Sarà interessante vedere come evolverà, ha davanti un futuro brillante», ha detto sulla cinese la statunitense Alex Walsh, argento nei 200 misti, mentre la canadese Marie Sophie Harvey, colei che le ha tolto il bronzo sui quattro stili, ha aggiunto: «Ora sentirà più pressione, ma per il momento sta solo vivendo l’esperienza. Ogni volta che nuota meglio è un regalo». Ammirandola al cospetto delle altre permangono però i dubbi sull’assenza di un paletto regolamentare. Troppo spesso nello sport si è assistito ad abusi e scandali legati ai bambini, pertanto una linea di frontiera rigida, indipendente dai risultati, salvaguarderebbe meglio la crescita di talenti naturali come Yu Zidi, che ha cominciato a nuotare a sei anni. «Un giorno al parco acquatico un allenatore si è avvicinato e mi ha chiesto: vuoi nuotare più veloce? Così mi sono iscritta a un corso di nuoto per il resto dell’estate», ha raccontato all’agenzia cinese Zinhua. Appena tre anni dopo le hanno proposto di lasciare casa per andare ad allenarsi in un polo regionale. «Era incredibilmente impegnativo, non avevo quasi tempo per giocare, ma appagante». L’anno scorso, appena undicenne, ai campionati cinesi ha dimostrato di poter essere al passo con le più grandi. Ha scelto i misti perché sono lo stile più difficile («Per me è come assaggiare diverse cucine. È divertente pensare a cibi deliziosi mentre mi alleno») e sebbene debba ancora fare la terza media non può più tralasciare le bracciate quotidiane: «Il nuoto è parte della mia vita e non posso rinunciare».
In passato l’unica dodicenne a salire su un podio olimpico fu la danese Inge Sørensen, bronzo nei 200 rana a Berlino 1936. L’exploit della cinesina ha comunque fatto alzare le antenne a World Aquatics, tanto che il ceo Brent Nowicki ha dichiarato: «Esamineremo la situazione e valuteremo se dobbiamo fare di più o se siamo soddisfatti dell’attuale posizione. I nostri minimi sono così rigidi che non pensavo che una dodicenne li avrebbe raggiunti. Potrebbe essere qualcosa di davvero interessante da seguire a livello sportivo, ma ora credo che dobbiamo farci delle domande e se sia il caso di mettere in atto altre misure»”.
Per contestualizzare il fenomeno, Yu Zidi sui 400 misti viaggia più veloce di 15 secondi rispetto a quanto alla sua stessa età nuotava Summer McIntosh, favorita nella competizione di domani dove la bambina asiatica cercherà di azzannare anche il metallo individuale. L’appetito, si sa, vien mangiando anche a dodici anni.

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