Tennis, Italia regina del mondo: vinta la quarta Coppa Davis

Il presidente Binaghi: "Aveva ragione Sinner, noi i più forti". Mattarella invita gli azzurri al Quirinale
November 24, 2025
Tennis, Italia regina del mondo: vinta la quarta Coppa Davis
L'Italia del tennis vince la sua quarta Coppa Davis/Ansa
"I complimenti vanno fatti ai ragazzi, sono loro che vanno in campo e vincono. Complimenti ai loro staff, ai loro allenatori e alle loro famiglie. Noi ci godiamo questo momento strepitoso". Così Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, sulla terza Coppa Davis di fila vinta dall'Italia, la quarta complessiva. Senza Sinner e Musetti, ci hanno pensato Berrettini e Cobolli: "Anche stavolta aveva ragione Sinner: abbiamo uno squadrone. Non ci dovevamo lamentare delle assenze, dovevamo pensare a vincere con quello che avevamo, che è moltissimo, e ce l'abbiamo fatta. I ragazzi hanno avuto un cuore grande così. Complimenti al capitano Volandri, che riesce a creare questo clima fantastico". L'anno della rinascita di Berrettini, quello della svolta definitiva di Cobolli: "due titoli perfetti. Tra i nostri obiettivi c'è quello di rendere longevi il più possibile Berrettini e Sara Errani. Sono due guide per queste due generazioni di ragazzi e ragazze che hanno grande passione, grandi principi, vogliono lottare e regalare emozioni agli italiani. E noi siamo felici di avere loro". Ieri il presidente ha detto di volere gli stessi diritti del calcio ma cosa vuol dire? "Vuol dire che dobbiamo ringraziare la Rai e il suo ad che ha creduto in noi e che ha trasmesso la Coppa Davis sulla prima rete della tv pubblica. Credo abbia vinto anche lui una grande scommessa. Finalmente il tennis paralizza Rai 1, rinvia il tg: cose che accadevano ai tempi di Tomba (altro campione prima di Sinner a sdoganare l'Italia fuori dall'imbuto del calcio, ndr). Come dirigenti, questa è la più grande vittoria degli ultimi dieci anni".
Ieri c'è stata la quarta Coppa Davis della storia dell'Italia. La prima in casa, la terza consecutiva. L'appuntamento con la storia prende forma con l'abbraccio tra gli amici d'infanzia Flavio Cobolli e Matteo Berrettini. Sono stati loro a firmare le due vittorie nei singolari contro la Spagna sul cemento indoor di Bologna. Non serve neanche il contributo dei doppisti Simone Bolelli e Andrea Vavassori nella finale orfana dei top 10 Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz. Questo è un altro capitolo storico di una nazionale senza limiti: l'Italia diventa così la prima nazione a trionfare per tre anni di fila dal 1971, dopo l'eliminazione del Challenge Round, cioé la regola per cui i campioni in carica giocavano solo la finale l'anno successivo. Matteo Berrettini indica la strada portando in vantaggio il gruppo di Volandri con un 6-3 6-4 su Pablo Carreno-Busta. Al resto pensa Cobolli, che batte Jaume Munar 1-6 7-6(5) 7-5. Nel secondo set va sotto di un break. Sulla prima per l'immediato 1-1 il gioco si ferma per il malore di uno spettatore. Alla ripresa Cobolli pareggia i conti e qui cambia la partita. Sul dodicesimo game Munar cancella quattro set point. Si va al tie break: contano i nervi e quando si gioca punto a punto Cobolli è quasi imbattibile, come dimostra il 7-5 finale. Nel terzo set l'altro capolavoro: sale 15-40 sul 5-5. La seconda palla break è quella buona. La chiusura è in grande stile: 40-0 e vagonate di cinismo sul primo e unico match point.
"Siamo una squadra molto unita", ha detto Cobolli. Ma lo ripetono in coro tutti: da Vavassori a Berrettini, oltre a Sonego, anche lui convocato nel gruppo vincitore. "Gli eroi sono altri, al massimo siamo eroi sportivi: noi e le ragazze. E' bello ispirare qualcuno a credere in un sogno", aggiunge Berrettini. Cambiano gli interpreti, ma l'Italia vince ugualmente. Merito anche di Filippo Volandri: "Ho versato più lacrime per questa che per le altre. Ma è ugualmente straordinaria, anche se diversa. Vincere fuori è stato meraviglioso, ma in casa ha un sapore straordinario. Ci possiamo e vogliamo divertire ancora". "Abbiamo vinto tre volte con 8-10 giocatori diversi, è una grande soddisfazione", sottolinea il presidente Fitp, Angelo Binaghi. Seguono le congratulazioni del numero 1 del Coni, Luciano Buonfiglio: "Il trionfo di Bologna certifica ancora una volta la leadership del tennis italiano a livello mondiale". E un'altra leggenda Davis, Adriano Panatta, esulta: "Una grande vittoria, siete stati fantastici". Una leadership che sarà celebrata nuovamente al Quirinale su invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha fatto pervenire alla nazionale le sue congratulazioni. Proprio come ha fatto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "Determinazione, talento e cuore: l'Italia trionfa ancora in Coppa Davis. Campioni!"

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