Paralimpiadi invernali, cento giorni al via
Scatta oggi l’ultimo miglio di avvicinamento alla rassegna 2026: molta più Cortina che Milano, dove giocherà soltanto l’hockey. Tutto il resto ai piedi delle Dolomiti

Cento giorni all’alba paralimpica, il conto alla rovescia tondo per la rassegna invernale dei tre agitos di Milano-Cortina scatta ufficialmente oggi e durerà fino a venerdì 6 marzo, giorno della cerimonia d’apertura, che avrà lo stesso teatro della chiusura olimpica, la suggestiva Arena di Verona, a testimoniare un simbolico passaggio di consegne tra le due facce del medesimo evento. Olimpismo e paralimpismo sullo stesso piano, negli auspici del comitato organizzatore e nella volontà del Comitato internazionale paralimpico, che dalla manifestazione sulla neve italiana intende trarre spunto anche per le future edizioni che seguiranno: Alpi Francesi 2030 e Salt Lake City 2034. Saranno Giochi più compatti rispetto ai cugini olimpici, sia nel tempo sia nello spazio. Nove giorni di finali dopo la cerimonia d’apertura e due di aperitivo, dedicati al curling, prima dell’inaugurazione. Sei impianti di gara, sparsi in tre località. Il cuore pulsante della rassegna sarà Cortina – non a caso scelta anche come sede di Casa Italia, ospitata nella Galleria d’arte Falsetti – dove sull’Olimpia delle Tofane – medesima pista delle donne olimpiche, ma con partenza abbassata e tracciati meno angolati – andranno in scena uomini e donne del para sci alpino (30 titoli in palio tra discesa, superG, gigante, slalom e combinata), allo Snowboard Park si esibiranno gli specialisti della tavola (8 ori da assegnare tra cross e slalom) e dentro lo Stadio Olimpico (teatro anche della cerimonia di chiusura domenica 15 marzo) ci sarà spazio per il curling (2 titoli, doppio misto e squadre miste). Le piste di Lago di Tesero in Val di Fiemme si sdoppieranno tra sci di fondo (20 ori in palio) e biathlon (18 titoli), mentre a Milano farà capolino esclusivamente l’hockey su slittino dentro l’Arena di Santa Giulia, col solo titolo a squadre maschile da assegnare. Complessivamente saranno quindi 79 le competizioni da medaglia: 39 maschili, 35 femminili e 5 miste. Gli atleti in campo dovrebbero essere circa 660 provenienti da una cinquantina di Paesi, dei quali circa una trentina dall’Italia. Il numero preciso non è ancora, ma l’ordine di grandezza rispecchierà quelle delle ultime edizioni: 25 atleti in quattro sport (alpino, nordico, snowboard e hockey) in Corea del Sud, 32 atleti nelle medesime quattro discipline in Cina. Da padroni di casa stavolta gli azzurri gareggeranno in tutti gli sport, ma saranno quelli della neve i più accreditati per portare in dote delle medaglie. Su tutti lo sci alpino, dove alle spalle del fuoriclasse Giacomo Bertagnolli (due ori a Pyeongchang 2018 e altrettanti a Pechino 2022) e ai portabandiera René De Silvestro e Chiara Mazzel c’è davvero una squadra agguerrita, ma da non sottovalutare pure lo snowboard, dove la punta è Emanuel Perathoner pronto alla prima avventura paralimpica dopo due presenza olimpiche, e il fondo, che ha in Giuseppe Romele il suo centravanti.
Molto più contenuto il viaggio della fiaccola, la cui accensione è prevista a Stoke Mandeville, in Inghilterra, il 24 febbraio, appena dieci giorni prima dell’apertura scaligera. Saranno Giochi per tutti anche nella fruizione televisiva, poiché i diritti di trasmissione esclusiva in Italia sono stati assegnati alla Rai che li offrirà in chiaro tra il canale sportivo e quelli generalisti. I dettagli dell’accordo verranno presentati il prossimo 11 dicembre, in una giornata dedicata alla sensibilizzazione sulle discipline paralimpiche. Oltre alla conta dei podi per il movimento dei tre agitos azzurri la rassegna servirà anche per allargare la base, sensibilizzando nuovi giovani alla pratica sportiva. Come nelle occasioni precedenti molti bambini che a marzo siederanno sul divano potrebbero diventare i campioni delle edizioni future. Per il nuovo presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis e per il suo team l’obiettivo minimo sarà comunque migliorare i raccolti precedenti. Nel 2018 i podi furono cinque, con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo portati in dote da Bertagnolli (4 metalli) e Pozzerle, argento nello snowboard. Nel 2022 le medaglie furono invece 7, 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi, visto che alle quattro di Bertagnolli e all’argento di Romele si aggiunse pure il bronzo di De Silvestro. Proprio quest’ultimo insieme alla collega Mazzel il 22 dicembre riceverà il tricolore dal presidente della Repubblica. Cento giorni destinati a volar via in un attimo.
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